Un felice equilibrio fra titoli di grande repertorio, molto amati dal pubblico, e la curiosità di una riscoperta. Questa la stagione 2020 del Teatro Filarmonico di Verona
Si è pensato sia a chi ama il grande repertorio, sia a quanti sono attratti dai titoli trascurati o dimenticati: il Teatro Filarmonico di Verona con la sua Stagione Lirica 2020 accontenterà tutti. Fatta salva l'ovvia pausa per il festival areniano, nella maggiore sala veronese andranno in scena nell'arco dell'anno sei produzioni, per complessive otto opere. Due appuntamenti, infatti, prevedono due brevi lavori accoppiati.
Avvio con Donizetti e la Lucia
Spetta a Lucia di Lammermoor di Donizetti l'onere di aprire la stagione, dal 26/1 al 2/2, nel recente allestimento del Verdi di Salerno con regia e costumi di Renzo Giacchieri, e scene di Alfredo Troisi. La bacchetta sarà nelle mani di Andriy Yurkevich; ad alternarsi nei ruoli principali i tenori Enea Scala e Pietro Adaini, ed i soprani Ruth Iniesta e Enkeleda Kamani; Enrico sarà Biagio Pizzuti, Raimondo Simon Lim.
Tocca a Francesco Omassini invece il compito di dirigere L'italiana di Algeri di Rossini, in scena dal 23/2 al 1/3, nelle veste visiva curata da Stefano Vizioli e Ugo Nespolo per il Verdi di Pisa. Questa produzione punterà sulle voci di Vasilisa Berzhanskaya e Chiara Tirotta (Isabella), Francisco Brito (Lindoro), Carlo Lepore e Alessandro Abis (Mustafà), Biagio Pizzuti e Salvatore Salvaggio (Taddeo).
Una recentissima riscoperta
Una vera chicca è Amleto, seconda delle due opere composte da Franco Faccio, il celebre direttore veronese: rappresentata per la prima volta a Genova nel 1865, caduta alla Scala nel 1871, e ritirata dall'autore. Riesumata solo nel 2014 ad Albuquerque in New Mexico, grazie al direttore Anthony Barrese che ne ha curato la revisione, e poi nel 2016 a Bregenz. Questa prima ripresa italiana moderna vedrà la direzione affidata a Francesco Ivan Ciampa, la regia a Paolo Valerio e le scene ad Ezio Antonelli. Quali interpreti principali si avvicenderanno Saimir Pirgu e Samuele Simoncini, Ruth Iniesta e Eleonora Bellocci; e poi Annalisa Stroppa, Damiano Salerno, Romano Del Zovo, Alessandro Abis. Recite dal 29/3 al 5/4.
Per la prima accoppiata di opere proposta a metà maggio – Le Villi e Il tabarro di Puccini – troveremo un nuovo allestimento che prevede la presenza sul podio di Michele Gamba, la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, e le voci di Kiril Manilov, Maria José Siri, Samuele Simoncini, Rossana Rinaldi
Dopo la pausa estiva, vanno in scena insieme ad ottobre Il segreto di Susanna di Wolf-Ferrari e Suor Angelica di Puccini – altro inedito spettacolo - con la direzione di Erina Yashima, e due regie distinte: rispettivamente quella di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e di Giorgio Guerra. Canteranno Vittorio Prato e Lavinia Bini nella prima opera; Donata D'Annunzio Lombardi, Graziella De Battista e Manuela Custer nella seconda.
Conclusione di stagione da 13 al 20/12 con Un ballo in maschera di Verdi, con due principali punti d'interesse: la regia di Leo Nucci e la bacchetta di Daniel Oren, due beniamini del pubblico veronese. Nel cast le voci di Murat Karahan, Simone Piazzola, Anna Pirozzi/Daria Masiero, Graziella De Battista, Enkeleda Kamani. L'allestimento giunge dal Comunale di Piacenza.