Un'opera collettiva per ricordare le stragi di mafia del 1992. Ospite il Presidente Sergio Mattarella alla giornata conclusiva del trentennale.
Presentate a Roma le iniziative per la chiusura delle commemorazioni delle stragi di mafia del 1992. Il prossimo 12 novembre a Palermo, alla presenza del Presidente della Repubblica, del Ministro della Giustizia e delle massime cariche istituzionali si chiuderà l’anno commemorativo del trentesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di Via d’Amelio.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Gli eventi sono stati patrocinati dall’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo, in collaborazione con il Teatro Massimo, il Comune e la Diocesi della città. L’Aula bunker del carcere dell’Ucciardone, che sarà intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sarà la sede di un originale convegno di giuristi, docenti e musicisti sul ruolo dell’arte come risposta civile agli insulti della mafia, il titolo sarà Introduzione al Requiem - Quando l’arte si fa strumento di legalità.
La giornata si concluderà al Teatro Massimo di Palermo e in diretta video nella Chiesa di San Domenico dove c’è la tomba di Giovanni Falcone, con l’esecuzione del Requiem per le Vittime della Mafia un’opera collettiva di sette compositori italiani contemporanei che fu eseguita per la prima volta il 27 marzo del 1993 nella Cattedrale di Palermo.
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Da allora l’opera è caduta nel dimenticatoio e non è stata più eseguita fino al 17 giugno di quest’anno quando, grazie alla collaborazione della Fondazione Vittorio Occorsio, è stata recuperata ed eseguita al Conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni”.
Il Requiem nasce da una iniziativa del compositore milanese Marco Tutino che arruola sei giovani, ma già affermati compositori: Lorenzo Ferrero, Carlo Galante, Paolo Arcà, Matteo D’Amico, Giovanni Sollima, Marco Betta che mettono in musica il testo di Vincenzo Consolo concepito per l’occasione.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo saranno diretti dal Maestro Alessandro Cadario, il cast vocale sarà composta da Desiree Rancatore, Raffaella Lupinacci, Giulio Pelligra e Roberto Scandiuzzi, Maestro del Coro Salvatore Punturo.