Musica

Addio a Mango, 'La rondine' della musica italiana

Addio a Mango, 'La rondine' della musica italiana

"Scusate, non mi sento bene". Sono queste le ultime parole pronunciate da Giuseppe Mango prima di accasciarsi sul palco e morire. Il cantautore 60enne è deceduto ieri sera a causa di un infarto, proprio mentre stava tenendo un concerto al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera. Purtroppo tutti i tentativi di rianimare l’artista sono stati vani. Mango è difatti giunto in ospedale privo di vita.

"La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato. Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa: Non moriremo mai, il senso è tutto qui. Ci uniamo al dolore della famiglia". Con queste frasi toccanti, pubblicate sulla pagina ufficiale di Facebook, lo staff di Mango esprime il proprio dolore per l’improvvisa scomparsa del grande cantante lucano (era nato il 6 novembre 1954 in provincia di Potenza). Una grave perdita non solo per il mondo della musica, ma per la cultura italiana in generale. Mango ci lascia un’infinità di splendide canzoni, tra pop colto e melodie raffinate. Poesie di note e di parole dedicate soprattutto all’amore e alla bellezza della vita.

Il grande successo per Pino (soprannome dato dagli amici e dai collaboratori più stretti di Mango) arriva negli anni Ottanta per confermarsi nel decennio successivo. Tra i brani più importanti che hanno segnato il suo lungo percorso artistico, ricordiamo “Oro” (realizzato con Mogol e utilizzato anche come colonna sonora di uno spot pubblicitario), “La rondine”, “Il viaggio" (Premio della Critica a Sanremo 1985), “Bella d’estate”, “Australia”, “Come Monna Lisa”, “Lei verrà” e “Mediterraneo”. Tra le collaborazioni più significative ed emozionanti, spiccano quelle con Franco Battiato, Lucio Dalla, Andrea Bocelli, Claudio Baglioni.

L’ultimo lavoro discografico firmato Mango è datato 27 maggio 2014, dunque pochi mesi fa: “L’amore è invisibile” è il titolo di un cofanetto ricco di cover con l’aggiunta di tre splendidi inediti. Un progetto che il cantautore desiderava realizzare da parecchi anni, per reinterpretare alcune delle canzoni di artisti che stimava e con i quali si era formato (da Sting agli U2, da Lucio Battisti ai Beatles). "Per noi avrò strane parole, quelle che non riesco a dire mai”, diceva Mango in una delle sue canzoni più famose. E anche noi siamo senza parole, per la sua inaspettata uscita di scena, per averci lasciato proprio mentre stava facendo ciò che più amava:  cantare e raccontare la vita, in tutte le sue sfumature, tra “Disincanto” e “Folle Amore”.