Musica

Al via il MITJazzFestival, tre giorni di jazz al Teatro Strehler di Milano

Al via il MITJazzFestival, tre giorni di jazz al Teatro Strehler di Milano

In occasione del ventennale della Civica Jazz Band, si svolgerà a Milano il MITJazzFestival, una 'Woodstock del jazz" interamente dedicata al jazz italiano, che vedrà in scena i maggiori rappresentanti italiani del genere.

A qualcuno piace caldo

Non aveva dubbi Joe/Josephine (Tony Curtis) a proposito del jazz nell’omonima pellicola di Billy Wilder, quando ad una Marilyn radiosa confessava comunque di preferire il jazz classico. Sarà esente da questi problemi il pubblico del MITJazzFestival, visto che le tre serate in programma al Teatro Strehler di Milano saranno in grado di accontentare chi, del jazz, apprezza ogni singola e variegata sfumatura. Da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre, infatti, saranno protagonisti venti tra i maggiori jazzisti italiani che, proprio in occasione del MITJazzFestival – evento organizzato per il ventennale della Civica Jazz Band e che aprirà la diciannovesima edizione di Jazz al Piccolo-Orchestra Senza Confini – offriranno uno spaccato delle molteplici “anime” del jazz italiano contemporaneo.
Il festival rappresenta inoltre un momento di sostegno per la trentennale attività di Musica Oggi, associazione che ha fondato i Civici Corsi di Jazz (anch’essi in vista di festeggiamenti per il trentennale che cadrà nel 2017), che da sempre si è contraddistinta come associazione all’ avanguardia nella promozione dei jazzisti nel nostro Paese.

Una Woodstock del Jazz…

La “tre giorni” musicale, che si ripeterà ogni anno come complemento a JAZZMI, festival che ha riportato il jazz ad affermarsi come una delle realtà più vitali del panorama musicale milanese, vedrà fra gli altri sul palco di Largo Greppi Franco Cerri, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Tullio De Piscopo e Fabrizio Bosso. Ma questi nomi sono soltanto la punta di un “iceberg musicale” che vedrà il Maestro Enrico Intra, affiancato per l’occasione da tre direttori d’orchestra ospiti, condurre una delle pochissime jazz band stabili esistenti in Italia.
Il format dell’evento è molto semplice e nel contempo estremamente stimolante: molti degli artisti ospiti riproporranno la formula con cui si esibirono nelle prime due edizioni di Italian Jazz Graffiti nel 2000/2001 nel quale ognuno di loro suonò con la Civica Jazz Band un brano provvisto di un arrangiamento originale costruito intorno alle caratteristiche dell'orchestra e del solista, brano contenuto nel doppio Cd uscito a testimonianza delle due serate (Italian Jazz Graffiti, edito da Soul Note).

Le tre serate

Ogni serata avrà una connotazione ed una direzione musicale ben specifica: ad aprire il 5 dicembre sarà una massiccia presenza di jazzisti provenienti da Roma, accompagnati da Tullio De Piscopo e Paolo Fresu, tutti figure storiche dal linguaggio poetico e musicale differente, ma in grado di abbracciare i molteplici stili presenti al festival, dal jazz moderno allo swing.
Martedì 6 dicembre sarà la volta del decano dei jazzisti italiani Franco Cerri e della rappresentanza più o meno radicale del jazz contemporaneo guidata da Luigi Bonafede, Fabrizio Bosso, Antonio Faraò e Daniele Cavallanti, mentre i protagonisti della chiusura del 7 dicembre - consueto appuntamento della mattina di Sant’Ambrogio con il jazz della Civica Jazz Band – saranno Claudio Fasoli, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, insieme a un improvvisatore di fama mondiale quale Franco Ambrosetti e alla first lady del canto jazz in Italia, Tiziana Ghiglioni.