La "Tata" ci racconta il brano con il quale si presenta al festival. Un pezzo che fotografa la sua personalità e il bellissimo sorriso, tornato dopo anni tormentati.
Nonostante abbia soli 28 anni, Anna Tatangelo si può considerare una vera veterana del Festival di Sanremo, con ben 7 partecipazioni all'attivo. Questa volta, però, sembra aver acquisito un grado di serenità che in passato ogni tanto mancava. Sensazione, questa, che traspare anche nel suo brano Libera "Qualche anno fa ero una persona molto introversa e i giornalisti, su 5 domande, me ne facevano 4.5 sulla mia vita privata. Oggi, finalmente, siamo tornati a parlare soprattutto di musica. Ed è tornato anche il mio sorriso".
La nascita di suo figlio, inoltre, ha cambiato le sue priorità "Quando diventi madre, cambi la classifica delle cose importanti. Una volta mi sarei messa il tacco 12 per un'intervista, oggi mi presento con le scarpe basse".
Tra i brani presenti nell'album Libera, pubblicato ieri, la canzone alla quale la cantante è più legata è proprio la titletrack, e non solo perché è in gara a Sanremo. "Libera mi rappresenta totalmente, ho passato molti anni a vivere sotto l'influenza dei preconcetti ma, fortunatamente, adesso sono libera dai pregiudizi. Il quantitativo di gente che mi segue, anche sui social, azzera tutte le polemiche. Per quanto riguarda il sound dell'album, come ben sapete c'è Kekko ma anche molte altre firme emergenti. E, ascoltando il disco, è evidente"
Sebbene sia nata e cresciuta, artisticamente, con i festival di Pippo Baudo, Anna Tatangelo ha enormemente apprezzato la guida di Carlo Conti "è uno dei pochissimi competenti di musica, in questo paese. Allo stesso tempo, è stato molto attuale invitando la famiglia Anania, distaccandosi dall'istituzionalità del ruolo. E' un grande professionista".
La giovane interprete di Sora sarà prossimamente impegnata in un album store tour a supporto dell'album Libera e, successivamente, nel programma televisivo about love, scritto da Federico Moccia, nel quale affiancherà il conduttore Alvin.