Malato da tempo, le sue condizioni di salute sono peggiorate nella serata di ieri a causa del Covid. Dopo la defezione di Riccardo Fogli, era stato il primo, nel 2009, a lasciare i Pooh.
Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, è morto ieri sera a Roma. Malato da tempo, le sue condizioni di salute sono peggiorate a causa del Covid-19.
Lo scorso marzo ha firmato il testo di Rinascerò, rinascerai, il singolo che Roby Facchinetti ha dedicato alla città di Bergamo in lotta contro la pandemia.
L’addio dei Pooh, i suoi “amici per sempre”
Roby Facchinetti ha confermato la notizia su Facebook con uno struggente post sulla pagina dei Pooh:
STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia.
Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa.
Preghiamo per lui.
Ciao Stefano, nostro amico per sempre…
Roby, Red, Dodi, Riccardo
Da Pinocchio a Cercasi Cenerentola, la svolta nel musical
Dopo il tour per l’uscita del disco Ancora una notte insieme (2009), D’Orazio aveva deciso di lasciare i Pooh. Da quel momento, si è reinventato come autore di musical, un percorso che aveva già intrapreso nel 2002, firmando, con il resto del gruppo, le musiche di Pinocchio il grande musical prodotto nel 2003 dalla Compagnia della Rancia, con Manuel Frattini, iconico protagonista.
Nel 2010 ha firmato le liriche della prima versione italiana di Mamma Mia!, prodotta da Stage Entertainment Italia; nello stesso anno, ha scritto testo e liriche di Aladin (sempre con le musiche dei Pooh). E poi W Zorro (2012, musiche di Roby Facchinetti) e, nel 2014, Cercasi Cenerentola (un nuovo progetto in collaborazione con Saverio Marconi e la Compagnia della Rancia, su musiche di Stefano Cenci).
Dopo la reunion con i Pooh e Riccardo Fogli (2016), ultimamente stava lavorando su una versione per il palcoscenico dell’album Parsifal (1973), per il quale si sarebbe avvalso ancora una volta delle musiche di Roby Facchinetti.
Nel 2017 si era sposato con Tiziana Giardoni, sua compagna di vita dal 2003 e questa felice circostanza aveva ispirato la sua seconda fatica letteraria: Non mi sposerò mai (2018), un libro nel quale aveva voluto raccontare, attraverso numerosi retroscena, la sua scelta di compiere per la prima volta il grande passo verso il fatidico “sì”.