Scelgono il 21 settembre ed il Gran Teatro Geox di Padova gli Elio e le storie tese per chiudere l’estivo Tour Biango e presentare dal vivo ed “a pagamento”, come ci ha ricordato Elio, l’ultimo album, l’Album Biango, appunto. Dopo l’apertura del concerto affidata a Francesca Michielin, bassanese ex-vincitrice di X-Factor, gli Elii entrano in scena lanciandosi in un intro strumentale che solo ottimi musicisti come loro possono permettersi, con citazioni rock del passato. Seguono pezzi vecchi e nuovi da Servi della gleba a Lampo e ci si accorge che praticamente nessuno si è portato l’obiettivo fotografico. Il concerto prosegue con vere e proprie “lezioni di musica dal vivo” come in La canzone mononota, il pezzo sanremese non a caso vincitore del Premio della Critica, anche se dalla platea in molti giustamente lamentano un audio non dei migliori, dove la batteria copre la chitarra di Cesareo ed il Basso di Faso, un peccato. Immancabili le incursioni umoristiche di Elio, che non si risparmia battute su Berlusconi, Modà e Marco Mengoni e le performance del sempre osannato architetto Mangoni, come in Discomusic, dove balla vestito da cubista in una gabbia. Infine, la potenza vocale di Paola Folli, che da anni collabora con la band, incanta il pubblico con assoli da brivido ed è degna di nota. Grande musica, ironia e divertimento: gli Elio e le storie tese non si smentiscono mai.
Musica