Universalizzare il quotidiano è un’operazione stimolante ed affascinante. Tanto da spingere Enzo Avitabile, polistrumentista classe 1955, a dare un ulteriore impulso alla sua già feconda carriera. Nasce così ‘Black Tarantella’ album dal titolo ambiguo, ultima fatica dell’artista. Parole che sono l’espressione della realtà che ci circonda, ‘afro-napoletanizzate’ per inquadrare la situazione insatible dalla quale emergono caos e rare e confuse vie di uscita.
L’album è la sintesi di una ricerca nel mondo dei suoni da fondere con la sua tradizione popolare, in particolar modo gli impulsi jazz e soul che hanno da sempre contraddistinto Avitabile. Per questa operazione non ha solamente attinto alle sue influenze, ma ha coinvolto artisti nazionali ed internazionali con i quali si è accompagnato in ‘duetti’ vocal-musicali.
“E’ ancora Tiempo” con le inconfondibili corde di Pino Daniele, ‘Aizamm na Mana’ la tammurriata moderna accompagnata dalla voce di Raiz.
Il Nord/Sud con la voce ‘narrante’ di Francesco Guccini (Gerardo Nuvola ‘e Povere), uno dei cavalli di Battaglia dell’artista con Daby Tourè (Mane e Mane) la tristezza esotica del testo insieme ad Enrique e Sole Morente (Eli Eli), una ballata con Bob Geldof (Suonn’ a Pastell’), un pop-blues d’eccezione con Franco Battiato (No è No) e la pennellata ‘english’ di David Crosby (E ‘a Maronn’ accumparett’ in Africa)
Per concludere, uno dei più grandi successi di Avitabile, ‘Soul Express’ insieme a Toumani Diabatè e Mauro Pagani.
Tredici brani, undici musicisti in totale che accompagnano l’artista attraverso questo Universo multicolore chiamato ‘Black Tarantella’