"Gli Europe? Quelli di The Final Countdown? Ancora vivi?"… questi alcuni commenti che alcune persone mi hanno chiesto dopo aver detto loro di aver visto il concerto del 27 ottobre al Teatro Geox di Padova.
La risposta è semplice "sì, quelli, ma non solo!". Dopo aver ascoltato gli album della reunion non si può certo ridurli alla fase dei tanto acclamati anni 80.
Certo il successo è stato planetario e certi tormentoni (e pregiudizi) si fa fatica a toglierseli dalla testa, ma gli Europe hanno dato chiara dimostrazione che sono una rock band fresca e in piena forma.
Durante la serata è stato proposto quasi per intero l'ultimo album Bag of Bones e mi permetto di dire che dal vivo brani come la furiosa Firebox, Demon Head e il singolo Not Supposed to Sing the Blues rendono anche di più della prova in studio.
Grande sorpresa sentire brani degli esordi come Scream of Anger e Dreamer (riproposta in chiave acustica).
Non sono mancati nemmeno i grandi classici come Carrie, Superstitious, Ready or Not (non eseguita nelle date di Firenze e Modena) e una travolgente Rock the Night con un coinvolgimento attivo del pubblico presente.
La chiusura è stata brillante con le note di Last Look at Eden (uno dei brani migliori della loro carriera) e, ovviamente, The Final Cowntdown.
Ormai vicini ai 50 anni Joey Tempest e soci non hanno perso patina, anzi, hanno dato prova di maturazione.
Gli Europe sono una band che ha ancora molto da dimostrare, soprattutto di non essere intrappolati nel loro passato.