«La notizia che sono morto? Ne ho voluto fare un video ma l’equivoco non sparisce» Fabri Fibra: «Ignoro chi abbia messo in giro la voce sul web. All'inizio ero angosciato e quel clip serviva a riderci sopra»
«Fabri Fibra è morto». Il fatto che il rapper sia in tour e migliaia di persone lo vedano sul palco ogni settimana non ferma la leggenda metropolitana. Che da più di un anno si diffonde nei forum su internet dove i fan (disperati) e i detrattori (sollevati) si scambiano battute al veleno. E a nulla vale il video di "Mal di stomaco", uscito a fine estate, nel quale Fabri ha messo in scena la propria morte proprio per smascherare il gioco. «Volevo creare un passaparola anti-passaparola », spiega. Ma il clip ha rilanciato la leggenda. Le immagini si aprono con un tg che dà la notizia, e il fatto che lo studio e le giornaliste siano quelli veri di Sky Tg24, e che Jimmy Ghione, Dario Ballantini, Eva Henger e Fernanda Lessa commentino la perdita dell’amico, ha tratto in inganno. Dice Simona Branchetti, una delle giornaliste complici: «Sono stata bombardata di chiamate. La farsa è riuscita e forse ha catalizzato l’attenzione dei giovani sul nostro canale».
Tutto era cominciato l’anno scorso quando l’artista non era ancora arrivato al numero uno in classifica con l’album «Tradimento» e un sito internet pubblica l’immagine di una lapide con la sua foto: «Stavo per firmare un contratto con una major. La gente affezionata al Fabri che veniva dall’underground forse ha voluto dire ero morto artisticamente». Fatto sta che il cellulare del rapper inizia a squillare sempre più spesso. Sono amici e conoscenti che vogliono sincerarsi del suo stato di salute. «Non so chi abbia avuto l’idea, ma è stato uno scherzo di cattivo gusto. Io l’ho portato nel video per riderci sopra, ma all’inizio ero angosciato», dice Fibra. E aggiunge: «Quello dell’hip hop è un ambiente stretto. Quando sei nessuno tutti ti sostengono perché pensano che se ce la fai tu, ce la possono fare anche loro. Quando arrivi sembra che ci sia più gusto a vedere se reggi le mazzate». E se fosse stato lui stesso a mettere in giro la voce? «Non ho nemmeno un computer... Però ringrazio tutti quelli che mi seguono da anni via internet». E che presto avranno una sorpresa.
Un’edizione speciale di «Tradimento» con 10 brani inediti. «Sono pezzi scritti quando non sapevo quale sarebbe stato il mio destino e quindi hanno un’atmosfera dark, priva di speranza». Dopo Pacciani, Erika e Omar e la tv spazzatura, altri spunti di cronaca affollano i testi e Fibra anticipa che nel mirino sono finiti Biagio Antonacci, la figlia di Al Bano («Faccio un salto nel vuoto/come Ylenia nel Mississippi») e Ambrogio Fogar. «Mi piace tirare in mezzo più gente possibile. L’attualità è come un pennarello che evidenzia una rima ».
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