Franco Battiato si racconta a Massimo Cotto in una video-intervista on line da domani su MACY.IT
Tanti particolari inediti sull’ultimo album “Fleurs 2” e sul terzo film da regista che inizierà a girare tra poco e di cui dice: «è uno spaccato sul Settecento musicale che prende spunto dal confronto tra Hendel e Scarlatti». Nella lunga intervista Franco Battiato parla con scioltezza di qualsiasi argomento, dalla genesi delle canzoni «sono molto legato a “E più ti amo”, la prima canzone che ho inciso nel 1964
quando Milano viveva in Galleria del Corso, gli affitti costavano 15.000 mila lire e io ne guadagnavo 5.000 incidendo 45 giri di plastica che andavano in omaggio con
“La Settimana Enigmistica”», ai brani che ha escluso perché non lo convincevano.
Il cantautore confessa di non volersi mai addentrare nei temi sociali perché «l’artista è il tramite tra il cielo e
la terra e non è compito suo commentare la politica, se non in privato. Anche “Povera patria” era un brano nato più dalla delusione che dal desiderio di denuncia vero e proprio». E ammette, per la prima volta, di aver composto “La cura” quasi sotto dettatura di un essere superiore «in
quel momento vivevo di un’ispirazione quasi
sovrannaturale, ero in contatto con qualcuno al di sopra di me».
MACY.IT (www.macy.it) è la prima Web TV ad alta definizione dedicata al mondo musicale. MACY.IT, diretta da Massimo Cotto, si presenta con un palinsesto strutturato in canali tematici dedicati a video-interviste, speciali, concerti, sessioni live di noti gruppi musicali e una sezione completamente a disposizione dei nuovi talenti denominata
Open Space.
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