Sono ormai oltre 150 gli istituti religiosi in America che hanno incluso brani di Bono e compagni nei sermoni domenicali. Il reverendo Paige Blaire della chiesa episcopale è stato il primo a realizzare una serie di video di ispirazione cristiana montati con alcuni brani degli U2, inserendoli tra i canti delle funzioni domenicali. Intanto la band ha trasferito parte del proprio impero in Olanda per eludere il fisco.
"Anche Bach e Handel scrivevano musica sacra - ha spiegato a Usa Today padre Blaire - eppure ai loro tempi non venivano eseguiti nelle chiese, se non a fatica. Con gli U2 è lo stesso: le loro canzoni sono piene di messaggi religiosi. Mi chiedete se adoriamo Bono come fosse una divinità? Assolutamente no, almeno non più di quanto lo facciamo con Martin Luther King quando intoniamo A Mighty Fortress Is Our God".
Dal sacro al profano. Agli U2 farà sicuramente piacere la notizia di vedere i propri successi inseriti nelle liturgie sacre in mezzo a parole importanti e insegnamenti cristiani. Ma il business è il business anche quando si è presi come esempio dai fedeli della chiesa episcopale.
Gli U2 hanno trasferito, recentemente, parte del proprio impero milionario in Olanda per ragioni fiscali. La band ha seguito l'esempio dei Rolling Stones che dal 1972 hanno depositato tutti i guadagni provenienti dai diritti d'autore in Olanda, dove, a differenza di altri Paesi, non vengono applicate tasse sulle royalties.
Il governo irlandese ha prontamente criticato Bono Vox, che durante le sue campagne per la lotta alla povertà nel Terzo Mondo ha chiesto più volte a Dublino di aumentare gli aiuti economici destinati ai paesi in via di sviluppo. "Avendo sentito Bono parlare della necessità per il governo irlandese di destinare più fondi a Ireland Aid (il canale attraverso cui il governo di Dublino devolve gli aiuti ai paesi poveri), mi stupisce che gli U2 non siano disposti a contribuire in maniera equa alle casse dello stato come tutti gli altri contribuenti irlandesi", ha dichiarato un portavoce del ministero della Finanza. Chissà come la penserà il reverendo Paige Blaire a questo proposito.
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