L'artista considerato il “padrino del punk” ritorna con un disco più pacato, dal sapore jazz, totalmente innovativo per l'Iggy che tutti conoscevamo. Come lui stesso ha tenuto a precisare, stanco della solita musica, ha iniziato ad ascoltare le note prodotte a New Orleans e l'ispirazione è arrivata.
Accompagnano le musiche temi e testi ispirati dalla lettura di Iggy del controverso romanziere francese Michel Houellebeck e del suo libro “La Possibilità di Un’Isola”.
l’album é stato fatto specialmente per la Francia e per i madrelingua francesi.
Il disco apre e chiude con una cover del classico “Les Feuilles Mortes”, originariamente di Joseph Kosma e Jacques Prévert e cantata in Francia da artisti come Edith Piaf e Yves Montand. Un'interpretazione di classe che mette in luce la voce calda di Iggy mai ascoltata fin d'ora.
Altri brani che lasciano il segno sono "King Of The Dogs", un esempio dell’atmosfera di New Orleans, una storia su un cane di nome Fox che spiega “quant’é bello essere un cane, e quanto sia migliore della vita umana”, e “How Insensitive”, un classico a metà tra jazz e bossanova composto da Antonio Carlos Jobim.
Ma tutto l'album vale la pena di essere ascoltato, quantomeno per gustare le ballad che non si se verranno interpretate in futuro dall'eclettico artista.
I visual del disco sono stati creati dalla graphic novelist franco-iraniana Marjane Satrapi. Marjane e Iggy si sono incontrati nel 2007, quando lei gli ha chiesto di prestare la voce ad uno dei suoi personaggi per il suo film-cartone “Persepolis”.
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