L’ultimo «Live up patriots to arms» di Franco Battiato arriva nel parco sul Mare di Villa Favorita ad Ercolano, in una serata in cui gli Scavi Archeologici restano illuminati per tutta la durata del concerto, per evidenziare come arte e cultura si uniscano in uno dei più affascinanti siti del Miglio d'oro.
E' un pubblico da grandi occasioni, quello che ha raggiunto Ercolano per uno degli appuntamenti più attesi della XXIV edizione del Festival delle Ville Vesuviane: due ore intense e cadenzate dal suo repertorio più classico, seguito, come sempre accade, da un coro costante che partecipa cantando ed accompagnando gli innumerevoli successi che hanno seguito la storia personale e sociale degli ultimi trent'anni è più, come è stata disegnata dalla sua musica ("Questa sera mi siete piaciuti", è stato il suo commento al pubblico che nell'ultima parte si è inevitabilmente assiepato sotto al palco).
Si fa fatica ad enumerarli ed anche a commentarli; ma anche solo ricordandone alcuni, scorrendone la lista, si capisce quanto abbia significato il suo lavoro e quanto sia patrimonio della memoria collettiva: sono circa trenta i brani eseguiti, scelti soprattutto fra gli intramontabili come Up patriots to arms in apertura, Un'altra vita, No time no space, Shock in my time, Uccelli, Segnali di vita, J'entends Siffler Le Train, La Canzone Dei Vecchi Amanti, Prospettiva Nevski ("la scrissi prima di andare in Russia, quando ci andai fu una vera delusione rispetto alle aspettative, sembrava Corso Buenos Aires a Milano..."), La cura, i Treni di tozeur, La stagione dell'amore, l'Era del cinghiale bianco, Voglio vederti danzare, Summer on a solitary beach, Cuccuruccuccù, l'Animale, E ti vengo a cercare, Centro di gravità permanente...
Rispetto ad altre esibizioni, questa volta Battiato ha scelto un equilibrio più armonioso fra orchestrazione classica ed elettronica/rock, senza ricerche estreme, solido ed integrato, e questo rende il tour decisamente fra i suoi più riusciti, grazie anche alle tastiere di Angelo Privitera, al pianoforte di Carlo Guaitoli, al Nuovo Quartetto Italiano (Alessandro Simoncini, Luigi Mazza, Demetrio Comuzzi e Luca Simoncini), e per l'ambiente rock a Davide Ferrario alla chitarra, Lorenzo Poli al basso e Giordano Colombo alla batteria. Affascinante anche la scelta delle date estive, iniziate con una tappa speciale al Festival Rock in Roma ed in corso in questi giorni con tappe che si fermeranno, come ad Ercolano, nelle più belle piazze e nelle location italiane più suggestive.