“La forza di Deutsche Grammophon è sempre stata quella di realizzare dischi con una precisa filosofia – dare a tutti gli amanti della musica non soltanto quello che vogliono, ma anche quello di cui hanno bisogno” (Michael Lang).
Fin dal 1898, anno della fondazione da parte di Emile Berliner, la missione di Deutsche Grammophon è sempre stata una sola: realizzare incisioni di grandissime performance di musica colta con le più curate e avanzate risorse tecniche. Questo aspetto è cruciale per valorizzare al massimo tanto i grandi interpreti quanto i grandi compositori, nonché per venire incontro anche all’ascoltatore più esigente.
Oggi, dopo 111 anni, Deutsche Grammophon può guardare al futuro con fiducia e ottimismo, potendo contare su un roster di artisti di primissimo piano e su un solido know‐how in campo tecnologico.
“I grandi artisti sono la linfa vitale della Deutsche Grammophon”, dice l’attuale presidente Michael Lang, che aggiunge: “Noi scritturiamo artisti in grado di dare qualcosa di nuovo al repertorio, artisti dotati di grande personalità, profondità e passione”.
Per l’immediato futuro l’etichetta punterà senz’altro, in primis, su nomi ormai leggendari legati all’era dell’LP: direttori come Karl Böhm, Wilhelm Furtwängler, Herbert von Karajan, Lorin Maazel, Rafael Kubelik, Ferenc Fricsay, Eugen Jochum, Karl Richter; orchestre come i Berliner Philharmoniker; cantanti come Dietrich Fischer‐Dieskau, Rita Streich e Fritz Wunderlinch; strumentisti come Pierre Fournier, Wilhelm Kempff, Sviatoslav Richter, Helmut Walcha, il Quartetto Amadeus e tanti altri.
Negli anni ‘60s, ‘70s e ‘80s Deutsche Grammophon decise di ampliare il proprio bacino d’interesse rivolgendosi anche ad aree diverse da quella strettamente austro‐germanica. Alcuni dei più illustri artisti internazionali dell’epoca vennero così messi sotto contratto: Martha Argerich, Arturo Benedetti Michelangeli, Plácido Domingo, Carlo Maria Giulini, Carlos, Kleiber Seiji Ozawa, Mstislav Rostropovich, Daniel Barenboim, Leonard Bernstein, John Eliot Gardiner, Vladimir Horowiz, Mischa Maisky, Trevor Pinnock.
Attualmente l’etichetta continua a produrre capolavori con artisti ai quali ha ormai legato stabilmente il proprio nome, quali Claudio Abbado, Emerson String Quartet, Anne Sofie von Otter, Maurizio Pollini, Krystian Zimerman, Pierre Boulez, Anne‐Sophie Mutter, Maria João Pires, Bryn Terfel.
Nel frattempo una nuova feconda generazione di artisti si è legata a Deutsche Grammophon, regalando registrazioni memorabili: Pierre‐Laurent Aimard, Measha Brueggergosman, Gustavo Dudamel & Simón Bolívar Youth Orchestra of Venezuela, Elīna Garanča, Hélène Grimaud, Daniel Harding, Magdalena Kožená, Paul McCreesh, René Pape, Thomas Quasthoff, Rolando Villazón, Roberto Alagna, Giuliano Carmignola, Osvaldo Golijov, Hilary Hahn, Daniel Hope, Lang Lang, Anna Netrebko, Patricia Petibon, Vadim Repin.
E ancora, di recentissima acquisizione, Ildebrando D’Arcangelo, Rafal Blechacz, Alice Sara Ott, Yuja Wang. Tutti nuovi giovani talenti per questo ventunesimo secolo.
Molte performance di questi artisti sono state raccolte in uno speciale box antologico intitolato “111 Years of Deutsche Grammophon”: si tratta di un cofanetto di 55 CD, a tiratura limitata, contenente una preziosa collezione di registrazioni d’archivio. Il tutto per celebrare, nel miglior modo possibile, i 111 undici anni della storica etichetta amburghese.
La prima decade di questo nuovo secolo ha segnato numerosi cambiamenti nei consumi e nell’ascolto della musica: l’uso del PC e di tutta una serie di altri hardware portatili (primo tra tutti l’iPod) esplicitamente dedicati alla musica sta gradualmente mettendo in crisi il supporto CD, dagli anni ‘80 re incontrastato del mercato musicale. La musica è sempre più “liquida” e “scaricabile”.
Deutsche Grammophon, preso atto della particolare situazione, nel 2007 ha lanciato il suo Digital Store ufficiale, che soltanto nel primo anno di vita ha attratto 250.000 visitatori al mese. Oltre a offrire, a un prezzo competitivo, il download di tutto il catalogo disponibile, cui si aggiungono più di 1000 titoli fuori stampa, il DG Web Shop propone, esclusivamente in formato digitale, registrazioni esclusive dalla prestigiosa serie dei “DG Concerts”. Inoltre, oltre al download è previsto anche lo streaming, per il momento soltanto audio ma prossimamente, come promette lo stesso presidente Michael Lang, anche di contenuti video in alta definizione.
“Sarebbe stato certamente più usuale festeggiare i 110 anni della Deutsche Grammophon, e non i 111; tuttavia, nel 2008 cadeva il centesimo dalla nascita di Herbert von Karajan, e non ci è sembrato il caso di sommare due ricorrenze così significative nello stesso anno. Così, dato che gli artisti hanno sempre la precedenza, abbiamo deciso di posticipare di un anno i nostri festeggiamenti. Dopo tutto, che siano 110, 111 o 211 anni, per noi quello che conta è condividere il nostro orgoglio e la nostra gioia per il fatto che Deutsche Grammophon si conferma la più importante etichetta al mondo di musica colta, con un grande passato ma anche con delle grandi prospettive per il futuro” (Michael Lang).