Musica

LAURIE ANDERSON: "DELUSION" FINALMENTE IN ITALIA CON DUE SPETTACOLI

LAURIE ANDERSON: "DELUSION"  FINALMENTE IN ITALIA CON DUE SPETTACOLI

Poeta, violinista, cantante, scultrice, video artista, performer.. ecco alcune delle definizioni che sono state date di Laurie Anderson. Lei si dice una “story teller”, e con “Delusion” arriva finalmente anche in Italia uno dei suoi spettacoli che esprime al meglio il talento originale come narratrice di storie: la capacità di raccontare per immagini, suoni, parole, linguaggi. Dai sogni alla morte: i cani, la luna, le incongruenze del vocabolario, la politica, le password, i nomi. Tra mito e quotidianità, “Delusion” articola in diversi quadri una meditazione sulle parole e le cose, sulla vita e il linguaggio. Il tutto tra la video-installazione, il concerto ed il monologo, sintomo di una personalità che ha fatto dell’irrequietezza stilistica la sua raison d’être. Laurie Anderson conosce i confini espressivi più sottili: quando parla è sempre sull’orlo di cantare e viceversa; la cadenza della voce, calda e sussurrata, grazie all’elettronica si trasforma in autoritaria e maschile. La sua poetica flirta leggera con l’ironia. La sua musicalità tradisce il rock per la musica contemporanea.. o è vero il contrario?

13/11/2010 – Firenze, Centro d’Arte Contemporanea EX3

02/12/2010 – Roma, Auditorium Parco della Musica (Romaeuropa Festival)
 

Nata a Chicago e laureata giovanissima in scultura, Laurie Anderson è divenuta a tutti gli effetti una artista newyorkese vivendo in prima persona la fulgente stagione artistica di questa città dai primi anni Settanta in poi. Dalle esperienze di poesia con William Burroughs e John Giorno, alle pionieristiche performance tra musica, arti visive, poesia e teatro (come artista di strada suonava, cantava e recitava su dei pattini con le lame piantate in due blocchi di ghiaccio: quando questo si scioglieva, la performance era terminata), fino alle collaborazioni con Philip Glass, John Cage, Frank Zappa e Wim Wenders. Un eclettismo dove le arti si mescolano e ci si inventano persino nuovi strumenti musicali, come il suo violino elettronico. Il successo internazionale arriva per caso, agli inizi degli Ottanta con “O Superman”: nel pieno dei furori new wave, punk e dance, l’atmosfera rarefatta e minimalista del brano incanta gli ascoltatori. Il secondo posto nelle classifiche di vendita britanniche le permette progetti più complessi e più ambiziosi, che si snodano attraverso gli anni in dischi, film e spettacoli come questo ultimo “Delusion”, dove affronta anche il nodo della recente scomparsa della madre, un momento esemplare del suo fare teatro. Sposata da due anni con Lou Reed, la sua grande passione oltre la musica è il suo cane Lolabelle.

www.laurieanderson.com

Firenze: www.nuovieventimusicali.it / prevendite su: www.boxol.it

Roma: www.romaeuropa.net