Aria stropicciata e forse anche assonnata, Noel Gallagher si è presentato così alla conferenza stampa organizzata in occasione della imminente pubblicazione del suo primo lavoro solista post – Oasis. Noel Gallagher's High Flying Birds, questo è il titolo dell’ album in uscita il 18 ottobre, non lascerà l’amaro in bocca ai fans orfani di uno dei maggiori gruppi pop-rock degli ultimi anni. I richiami al sound degli Oasis sono molti - e non potrebbe essere altrimenti visto che Noel è stato da sempre la “mente” della band - a partire da Everybody's on the Run , che apre l’ album, ariosa e “sinfonica”. Fra le “marcette” ( forse un po’ troppo presenti nell’ album ) Dream On e AKA…What A Life, spiccano il piacevole singolo The Death Of You And Me e Soldier Boys and Jesus Freaks, dal testo interessante e velatamente polemico e politico (… parla di religione e guerra, di quanto io le ritenga inutili e di come gli USA siano i maggiori esportatori di entrambi…). Altre note di merito le raccolgono If I Had A Gun – già nuovo singolo – e (I Wanna Live In A Dream In My) Record Machine, lisergica quanto basta e forse anticipatrice del sound di quello che sarà il secondo album solista del nostro, lavoro peraltro già ultimato e, a sentir Noel, in uscita la prossima estate. Sul successo del disco, comunque, Gallagher si dimostra realista (…non raggiungerò di certo le vendite degli Oasis, su questo non mi illudo. Più delle vendite basse mi spiacerebbe se il mio lavoro non dovesse essere gradito, questo sì… Probabilmente venderò quanto l’ album dei Beady Eye - il gruppo del fratello Liam -, già questo mi basterebbe…).
Dopo una carriera ( ed una vita privata ) inquieta costellata da litigate furiose con Liam, liti che di fatto hanno decretato due anni fa lo scioglimento degli Oasis, Noel dice di essersi calmato molto (…e comunque non ho mai sfasciato una chitarra, non capisco come Pete Townshend possa averne sfasciate così tante... sono opere d’ arte, come si può distruggerle ?...) e, a 45 anni e con tre figli, certe provocazioni ed intemperanze legate alla figura della rockstar preferisce lasciarle alle “nuove leve” che, tra l’ altro, ammette candidamente di non seguire in modo particolare. (……ma è normale che sia così, ogni generazione ha la sua musica…). Punzecchiato sugli attuali rapporti col fratello, Noel sardonico dapprima glissa ( …ho due fratelli, di quale stiamo parlando ?...perchè mio fratello Paul è una persona piacevolissima, con cui mi sento spesso ed ho un ottimo rapporto…), poi termina la questione in modo gentile ma deciso (….con l’ altro non ci parliamo…) anche se, in modo ironico, non esclude a priori una reunion degli Oasis ( ….se ci dovessero offrire molti ma molti soldi, perché no? Se ne potrebbe parlare…). Il “fantasma” del gruppo comunque aleggia intorno a Noel che non ne nega l’importanza ma anzi ne rivendica la paternità, arrivando ad anticipare che alcune canzoni della band - essendo da lui scritte – compariranno sicuramente nella setlist del tour, già esauritissimo, che a novembre toccherà Milano.