I cinque del New Jersey stupiscono senza sosta in questo album d'esordio.
Dodici tracce interessanti, cosa che capita raramente in un album intero, questo è il risultato di questo gruppo indubbiamente preparato tecnicamente e che ben ha attinto dalle florenti fonti degli anni 70, come gli ZZ Top ed i Led Zeppelin, ma con particolare estro ha trattato musica e testi.
“Everything you're breathing for” è una delle ballate dal southern sound, ed è interessante vedere come la band si muove all'interno di stili differenti.
Atmosfere vagamente Zeppelin per “Angry young girl” e “When I was an orphan”.
“Hard times” e “Dead wrong” penso siano le canzoni identificative di tutto il lavoro. Basso e batteria tracciano le basi sulle quali danno sfogo di creatività le chitarre. Riff entusiasmante in "Hard times" mentre per “Dead wrong” quello che colpisce è la sequenza del fraseggio.
“The kid” sfoggia dei suoni di chitarra che fanno scorrere i brividi.
“Tide of tears” è uno dei migliori pezzi del lavoro. Inizia in sordina per sfociare in un assolo di chitarra di pregevolissima fattura. Bellissima interpretazione canora.
Il rock più cool si ha indubbiamente in “Carnival of crows”, emblema della qualità del gruppo e del loro potenziale.
I "The Parlor Mob" sono una piacevole rivelazione. Certo sono giovani e mi auguro di cuore che quest'album non sia il risultato di un guizzo improvviso e fortunato ma l'inizio di una lunga carriera partita con l'esaltazione delle doti che la musica degi anni 70 incorpora in sè.
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