Musica

Splendido Lucio Dalla in tour

Splendido Lucio Dalla in tour

Finisce troppo presto la sosta a Milano dello straordinario Lucio Dalla, di nuovo in teatro e qui allo Smeraldo fino al 27 ottobre. Ma la sua presenza è richiestissima e il 29 sarà al Teatro Regio di Torino, dal 6 all'11 novembre sarà al Teatro delle Palme di Napoli e via, lungo una tournée che lo porterà in teatri di Gorizia, Varese, Pisa, Bologna Genova, Bergamo Trento, Ancona, Firenze, Cesena, Avellino, Bari, Lecce, Catania, Palermo e poi Vercelli e Alessandria. Su e giù per tutta Italia, il piccolo, grandissimo Lucio racconterà le storie delle sue canzoni, talvolta recitate da un attore, Marco Alemanno, col quale duetta in 'I.N.R.I.', un brano tratto dal nuovo album, 'Il contrario di me'. Erano cinque anni che Lucio Dalla non si concedeva ai palcoscenici, impegnato fra concerti-evento in grandi spazi, regie teatrali, performance con grandi orchestre come la Royal Philarmonic Orchestra e l'Orchestra Tchaikovskji di San Pietroburgo, ma per il suo pubblico fedele è sembrato solo ieri, o forse troppo tempo fa. Sta di fatto che il buon Lucio non delude e si presenta con un vero spettacolo, quasi un recital. Parla con gli spettatori, li rende partecipi dei suoi pensieri, del perché e per come ha scritto un certo brano o una canzone gli è venuta in tal modo. Il suo ultimo CD sta vendendo a manetta e c'è il suo bel perché. Perché Lucio Dalla suona da tantissimi anni con musicisti di cui è amico e che sono fra i migliori artisti sulla piazza italiana, ovvero Ricky Portera e Bruno Mariani alle chitarre, Roberto Costa al basso, Fabio Coppini alle tastiere, Jonathan Colaprisca alle percussioni e Maurizio de' Lazzaretti alla batteria. L'allestimento e le scenografie sono curate da Italo Grassi ma nel pubblico, alla prima milanese, Giorgio Armani c'è e viene pubblicamente ringraziato per aver vestito la stupenda vocalist del gruppo, Iskra Menarini, la cui voce somiglia almeno a un paio di straordinari, incantevoli strumenti magici. La canzone che canta da sola, come omaggio al pubblico, è davvero potente. Ma l'inizio... eh sì, fin dall'inizio si ha subito idea che sarà qualcosa di nuovo, di diverso. Lucio Dalla non è mai stato particolarmente politico, però rivoluzionario e controcorrente sì e se usa brani poetici per esprimere il suo sdegno, per fortuna, nessuno va a ricercarne una recondita ideologia. Così, ancora al buio, quando tutti aspettano di sentire le prime note dello show, si sente lui che parla e dice "Lo sapevi che una volta ci si abbronzava al sole e almeno due o tre volte alla settimana si mangiava la carne?.. E ogni tanto scendeva il buio e, se si era in due, ci si voleva bene e ci si guardava negli occhi...". Un attimo prima una voce aveva detto: "E' da tre giorni che non viene la notte e il sole è l'unica cosa che bruci...". Venite a vedere Lucio Dalla, ascoltate come ha saputo cambiare tutte le note e i ritmi delle sue più belle canzoni e divertitevi al finale, con un medley che ripercorre decenni di musica indimenticabile. E amatelo, il nostro brutto anatroccolo più bello dei cigni.