Ci sono artisti all’interno del panorama musicale italiano che in un modo o nell’altro hanno fatto la storia della nostra musica. Umberto Tozzi e Marco Masini sono tra loro e, mai come in questo caso, “Maestro e Allievo”.
I due si conoscono da tantissimo tempo (Masini iniziò la sua carriera come tastierista per Tozzi) e Umberto ha contribuito in maniera fondamentale alla carriera di Marco, lanciandolo da perfetto sconosciuto a “idolo” delle teenagers. Gli anni passano per tutti ma, nel bene e nel male, queste due “icone” della musica di casa nostra sono ancora qui oggi come vent’anni fa a procurarci emozioni dalla testa ai piedi. Da pochi mesi, infatti, il loro progetto intitolato semplicemente “Tozzi/Masini” sta riscuotendo successi un po’ ovunque e il tour in corso è la fedele risposta di come la musica sentisse il bisogno di una boccata d’ossigeno, dopo troppe nuove leve che, onestamente, a volte lasciano l’amaro in bocca.
Cremona stasera è tutta per loro: lo show sarà una serie di successi dietro l’altro, un tuffo a 360° nella musica del duo lungo tutto l’arco della loro carriera. Un palco davvero immenso per gli standard del Teatro Ponchielli e una “big” band ad accompagnare i due cantautori: tre chitarristi, un bassista, un tastierista, un polistrumentista ora al clarinetto ora al sax, ora percussioni elettroniche e, ultimo ma non meno importante, un grandissimo batterista. Una stupefacente formazione che insieme a Marco e Umberto ci accompagnerà per più di due ore di show.
Alle 21:20 le luci si spengono e un boato irrompe nel Ponchielli; tra video proiettati su un mega schermo alle spalle della band e Marco che duetta con un Tozzi “virtuale”, la magia prende vita sulle note della storica “Si Puo’Dare Di Più” storico cavallo di battaglia cantato originariamente da Tozzi/Morandi/Ruggeri che con questo pezzo vinsero anche Sanremo.
L’acustica è perfetta e subito i suoni sono nitidi e semplicemente perfetti; basso, batteria, chitarre e le stesse voci dei due sono integrati perfettamente col resto degli strumenti, creando una sensazione molto da “studio”, tanto è la perfezione del risultato finale. Umberto e Marco scherzano col pubblico e si prendono in giro vicendevolmente, creando un piccolo “show nello show”; tra risate ed emozioni ecco spuntar fuori “Gente Di Mare”, altro classico della musica italiana.
L’anima dello show prende vita appena dopo, quando comincia una serie di canzoni dei due cantautori cantate a ruoli invertiti come sul loro omonimo cd; ecco prendere vita “Gli Altri Siamo Noi” in una veste quasi flamenco/latina, cantata da un grandissimo Masini a suo agio e in possesso di una voce potente oggi, come quindici anni fa. Bellissime “Tu”, sempre cantata da Masini, “Cenerentola Innamorata” (con al suo interno un solo di sax strepitoso…tanto di cappello al polistrumentista sax/clarinetto/percussioni) e “Disperato” cantate da Tozzi. E’ intrigante e divertente assistere a come questi due “mattatori”, abbiano rivisitato i loro stessi successi. Intensa anche se poco capita dal pubblico, una versione acustica cantata da Tozzi di “Ci Vorrebbe Il Mare” davvero di livello, anche se lontana anni luce dalla classe dell’originale.
Da applausi infiniti la nuova veste di “T’innamorerai”, cantata in coppia e davvero vincente con un sound moderno e contemporaneo ma dannatamente vincente tra pause, controtempi e partiture quasi al limite del rap/italiano. In tutto questo gioca una parte fondamentale il frame visivo: un plauso alle luci e a tutta la scenografia, magnifica e curata nei minimi dettagli. Evocativi al massimo i video trasmessi sul megaschermo, e estremamente impattante la trovata del pianoforte “trasparente” suonato da Marco: in una parola, geniale.
Il nuovo album non è soltanto vecchi successi ma anche tre nuovi inediti. Il primo ad essere proposto è “Arrivederci Per Lei” malinconica ballata dedicata ai soldati italiani in guerra e cantata con trasporto da entrambi, posta in chiusura della prima parte dello spettacolo. Un breve intervallo (pausa caffè, invita Masini) e quando il sipario si riapre le dolci note del pianoforte suonato da Marco introducono un lungo medley di successi meno noti dei due, tra cui spiccano “Caro Babbo” di Masini, “Tu Sei Di Me” (un pezzo da capogiro per gli aficionados Tozziani!), “Perdendo Anna”, “Anna Viviamo” (quest’ultima splendida!) e la conclusiva “Donna Amante Mia”, nella quale Tozzi comincia a risentire di una fastidiosa bronchite che lo penalizzerà un po’ nella seconda parte dello show.
La parte “elettrica” riprende con “Qualcosa Qualcuno” cantata in coppia e dai risultati entusiasmanti, prima di tuffarci in una “Perché Lo Fai” interpretata con gusto e trasporto da Tozzi a suo agio su questo cavallo di battaglia di Masini. Ancora grandi successi con “Io Camminerò”, “Ti Vorrei” e la storica “Gloria”, che comincia a far avvicinare sotto il palco un bel po’ di fans dalla platea. “Anima Italiana”, secondo estratto dei nuovi inediti, ci porta per mano al rush finale tutto in salita; come un pugno in faccia arrivano “Notte Rosa”, storica pop rock song di Tozzi cantata a squarciagola da tutto il Ponchielli e di seguito una versione di “Bella Stronza” da brividi, cantata da un Masini vero cantante di razza. Ma il bello deve ancora venire e, come per magia, arrivano in rapida successione “Stella Stai”, cantata un po’ sotto tono da Tozzi, ma carica di feeling e supportata da un pubblico in delirio, fino alla monumentale “Vaffanculo” immortale classico di Masini che ha letteralmente “tirato giù” il Ponchielli (noi giornalisti in missione compresi!).
Una breve uscita di scena e la parola fine arriva sotto le note dell’ultimo inedito “Come Si Fa” scanzonata e ormai entrata nella testa della gente, come futuro classico del duo Tozzi/Masini. Applausi, urla, strette di mano e, in punta di piedi come sono arrivati, i nostri eroi se n’escono di scena contenti e sicuri di aver colpito nel segno.
Avete fatto centro ragazzi e finché la scena italiana avrà degli assi da giocare di questo calibro, la nostra musica, la nostra tradizione e le nostre emozioni possono dormire sonni tranquilli…Buonanotte Cremona.
Cremona,
Teatro Ponchielli,
14 Aprile 2007
Foto by Tommaso Penna