Dopo il successo strepitoso del concerto di Gegè Telesforo, malgrado la Notte Bianca a Viterbo, che ha visto la piazza di Soriano nel Cimino gremita da spettatori entusiasti per la performance offerta da il grande vocalist italiano e dai componenti del suo gruppo, Giorgio Rosciglione, che è anche presidente del Festival, Gegè Munari, Andrea Beneventano e Max Ionata e lo spettacolo offerto da Massimo Davola ed il suo quartetto, il Tuscia in Jazz da questa sera, sempre a Soriano nel Cimino, da il via alla terza edizione del Jimmy Woode Award.
Il premio dedicato al contrabbassista di Duke Ellington ed inserito nel contesto più ampio del festival, si tiene in esclusiva mondiale nella provincia di Viterbo grazie alla figlia di Jimmy Woode la famosa cantante americana Shawnn Monteiro, che ha scelto il Tuscia in Jazz come sede ufficiale del premio dedicato al padre. Da questa sera al 27 di luglio 14 band provenienti da tutta Europa si contenderanno l’ambito premio. Due band a sera con eliminazione diretta di una cercheranno di accedere alla finale del 29 luglio. In giuria tra i maggiori musicisti del panorama nazionale ed internazionale.
I semifinalisti di questa edizione, che ricordiamo sono stati selezionati su sessanta partecipanti, sono: Mirco Rubegni Quintet (Italia), Lady’s Quartet (Italia), Caterina Palazzi (Italia), Karim Blal (Italia), Domenico Sanna Trio (Italia), Ease of Sunrise (France), Marziani Mianulli Fumagalli Trio (Italia), Marco Ferri Quartet (Italia), Afinado (Croatia), 0761 Jazz Quintet (Italy), Fummq (Germany), Many Strings Projet (Italia), Baobab Ensemble (Austria), Amandla J. Projet (Italia).
Per comprendere meglio l’importanza di questo premio basta pensare che i vincitori delle ultime due edizioni, hanno vinto tutti i premi dedicati al jazz in Italia, suonano con importanti musicisti come Fabrizio Bosso, Tony Monaco, Shawnn Monteiro, Giorgio Rosciglione, Eddy Palermo solo per citarne alcuni.
Infatti da qualche anno il Tuscia in Jazz, oltre che sui grandi nomi del panorama mondiale, punta molto sui giovani musicisti italiani e non. Molti gruppi anche dall’estero, come il bellissimo Folsom Jazz Choir gruppo vocalist di 14 elementi, che ha preceduto sabato sera il concerto di Telesforo, accorrono al Tuscia in Jazz finanziandosi da soli per potersi esibire sul palco del Festival.
Da qualche anno il Festival della Provincia di Viterbo sta facendo uscire dalla sua fucina innumerevoli giovani musicisti che stanno facendo parlare di loro nel mondo del Jazz, diventando un importante trampolini di lancio per molti di loro.
Durante la presentazione delle serate ha messo molta commozione tra i partecipanti il ricordo di Bobby Durham, a cui è dedicato tutto il Tuscia in Jazz, scomparso il sei luglio a causa di un male incurabile. Il batterista di Philadelphia, che ricordiamo ha suonato per anni con Ella Fitzgerald ed Oscar Petterson, era un amico e un estimatore di questo festival e vi ritornava per settimane ogni anno rinunciando ad importanti ingaggi per essere qui nella nostra provincia.
Durante la presentazione delle serate inoltre il direttore del Tuscia in Jazz Italo Leali a ribadito con forza quanto sia fondamentale che un festival od una manifestazione che usufruisca di finanziamenti pubblici debba offrire i proprio concerti a titolo gratuito. Infatti tutti i concerti del festival a partire dai giovani per finire con le star internazionali sono ad ingresso libero.
Particolare successo hanno anche ottenuto le Jam Session del festival, che si tengono dopo i concerti nella Taverna del Rione Papacqua e la novità Jazz at The Dinner presso il ristorante tre scalini dalle 20.00 in poi.
Info:
www.tusciainjazz.it - 338 6642749