Dal 12 al 21 maggio il jazz che conta dà appuntamento ad appassionati, cultori o semplici curiosi, nella città del Palladio. Fra gli ospiti Gino Paoli, Dave Douglas, Dee Dee Bridgewater e Stefano Benni.
Il jazz torna a Vicenza e invade la città. Giunto alla ventiduesima edizione il New Conversations – Vicenza Jazz propone un nuovo viaggio che batterà strade diverse e attraverserà incroci imprevedibili, passando dalle voci inconfondibili di Dee Dee Bridgewater e Gino Paoli, in duo con Danilo Rea, fino alla nuova vocalità di interpreti come Jacob Collier, proponendo i più apprezzati esponenti di un jazz avanzato ma ancora dentro regole in qualche modo classiche come Uri Caine e Dave Douglas, ma senza dimenticare la matrice post-boppistica di Chris Potter e il jazz latino di Gonzalo Rubalcaba e rincorrendo un made in Italy di altissimo livello con Enrico Rava assieme a Geri Allen, Stefano Benni con Umberto Petrin, oltre al cast di danzatori, cantanti e musicisti dell’orchestra della Notte della Taranta.
Non di solo Teatro Olimpico
Insomma, la città del Palladio palcoscenico essa stessa di eventi musicali e culturali che dal 12 al 21 maggio trasformeranno luoghi diversi in punti di incontro per appassionati, cultori raffinati o semplici curiosi. Chiaramente al Teatro Olimpico è affidata la serata di inaugurazione e alcuni degli appuntamenti di maggior spicco dell'edizione 2017 di Vicenza jazz.
Tuttavia, la chiave di lettura dell'intero evento è proprio quella di offrire il jazz in pasto alla città, ecco allora i concerti after hour del Jazz Cafè Trivellato al Bar Borsa, i live all’aperto lungo le strade e le piazze del centro, nei palazzi antichi, nei musei, in innumerevoli club e locali notturni, gli appuntamenti al Teatro Comunale sia nel Ridotto sia nella Sala Grande, infine le tante occasioni per apprezzare la cultura jazzistica sotto diverse forme, come proiezioni cinematografiche o presentazioni editoriali, seminari e masterclass, mostre e convegni.
Lo sforzo comune è, per l'appunto, quello di coinvolgere l'intera comunità cittadina e Riccardo Brazzale, che ha curato il programma con il sostegno e la collaborazione di soggetti sia pubblici che privati (Assessorato alla Crescita del Comune, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Trivellato Mercedes Benz, Bar Borsa e Fondazione Cariverona), sembra ormai aver raggiunto questo obiettivo forte del successo della passata edizione: quasi 150 spettacoli in tutta la città nel 2016.
“To Be or Not To Play”
Questo è il titolo dell'edizione 2017 che strizza l’occhio all’autobiografia di Dizzy Gillespie e all’eredità storica del bop, una verità estetico filosofica che a Vicenza troverà luogo ideale per la sua declinazione. Ecco perché la serata inaugurale di venerdì 12 maggio sarà affidata a una sorta di doppio set che metterà faccia a faccia due dei più celebri esponenti delle rinnovate sonorità newyorkesi. Il pianista Uri Caine e il trombettista Dave Douglas, infatti, a partire dagli anni Novanta hanno indicato al jazz statunitense la traiettoria verso il suo futuro, senza mai rinnegarne però le radici.
Due splendidi solisti che si alterneranno in una performance in rapida successione, ma la tempo stesso senza soluzione di continuità. L'emozione sarà sicuramente unica, ma soprattutto saranno le loro note, accomunate tra l’altro dall’essere stati entrambi alfieri nella magmatica corte jazzistica di John Zorn, a dettare le coordinate di quel To Be or Not To Play che come vessillo sventola sul Vicenza Jazz di quest'anno.
Per informazioni, programma completo e biglietti: www.vicenzajazz.org