Una strana serata, con una tensione in sottofondo e diversi messaggi subliminali lanciati qua e là che mettono diverse ombre sulla puntata.
Morgan parte più maestrino del solito, stasera ce l’ha un po’ con tutti: coi suoi colleghi, col pubblico, con i cantanti. Victoria è nel mantra del “credibile”, termine che utilizza più o meno con tutti i concorrenti. Mika e Fedez, i più illuminati, cercano di ristabilire equilibrio, con modesti risultati.
Il finale è thrilling: vanno in ballottaggio i due gruppi di Morgan superstiti, il che conferma che questa è la sua edizione NO. Da quando ha escluso Cecco e Cipo non gliene va bene una e si ritrova alla quarta puntata con la sua squadra ridotta ai minimi termini. Forse lo strampalato duo toscano, ora star assoluta del web, se la sta godendo sotto i baffi. Umiliato e offeso, si ritrova costretto a scegliere nella guerra fratricida: elimina gli Spritz, poi si alza e se ne va, giurando che sarà per sempre. Che la penale di rescissione contratto lo riporti sul bancone il prossimo giovedì?
Le pagelle
MARIO. Apre la gara, ma non lascia il segno. La sua modestia e il buonismo di contorno sul medio termine iniziano a stancare. Che ne sarà di lui? 6,5
MADH. Si sta smengonizzando, acquistando sempre più un’identità sua. Le sue scenografie sono sempre le più impattanti, ma sono ben spese e ben riposte. Finora stramerita la finale, ma a scapito di chi? 8,5
SPRITZ FOR FIVE. La guerra col loro giudice è aperta e palese. Morgan una volta li schiaffeggia e quella dopo li accarezza e dando loro certi pezzi sembra quasi li voglia umiliare. Performance terrificante, loro imbarazzati. Avessero potuto urlare al mondo di cambiare squadra, lo avrebbero fatto. Vanno a casa ingiustamente, penalizzati dalle scelte del loro giudice. 4
VIVIAN. Sopravvissuta al Tu Quoque Brute del suo giudice, torna sul palco spoetizzata e guardandosi, cauta, alle spalle. La voce è sempre di altissimo livello; ignobile la coreografia alle sue spalle, che Mika definisce testualmente “una merda”. 7,5
LORENZO. Per fare de Andrè ci vuole anima: lui ce l’ha e ce la mette tutta, da Cantautore a… cantautore. Unica nota stonata la dizione, con il “gli” che proprio non gli viene neanche camuffato dalle altre, eccezionali, note. 7,5
RICCARDO. Lo massacrano moralmente nel daily leggendogli i tweet che gli danno dell’anonimo. Niente di nuovo, anche noi siamo allineati. Morgan lo distrugge, forse per mandarlo al ballottaggio contro i suoi Spritz. 6
KOMMINUET. Provocazione Morgan-style, che “struscia” musicalmente – e non solo – il duo (e al Komminuet diciassettenne non gli pare vero). Non una delle migliori performance. 6,5
L’OSPITE. Tris di primi, come all’Autogrill: in vetta alle classifiche sono Max Gazze’, Niccolo’ Fabi e Daniele Silvestri, in pieno tour col loro album di successo. Un frullato a sinistra, un po’ frettoloso ma di gusto. Ai più gossippari non sarà sfuggito l’atteggiamento tronfio di Gazzè, nuovo fidanzato di Asia Argento. Sarà questo il motivo del non represso fastidio di Morgan? 6
ILARIA. Meravigliosa. Se Bruce Springsteen la sentisse, la porterebbe sul palco ogni sera con se’, alter ego versione rosa. Matura, convinta ma senza mai tirarsela. 8,5
EMMA. Questa volta non colpisce nel segno, forse per l’enormità della canzone che porta. Eppure la incensano lo stesso, perché così è previsto. Se tutto è già scritto, può cantare anche “viva topolin”. 7
LEINER. Lo si aspetta, in ogni puntata, come il cucchiaino di Nutella che addolcisce la serata. Bravissimo, divertente, sempre a suo agio: nato per il palco. 9