Musica

Zucchero alla conquista di Parigi

Zucchero alla conquista di Parigi

«Bonne nuit, Parigi», dice Zucchero, mischiando italiano e francese, al pubblico del prestigioso teatro dell'Olympia di Parigi: «il blues non morirà mai». Un concerto di due ore, ritmi molto elevati, feeling alle stelle con 2.500 spettatori, spesso in piedi a muoversi, a ballare e ad accompagnare i brani del bluesman italiano. È partito così, giovedì sera, da uno dei templi della musica internazionale, il nuovo tour mondiale "Fly" di Zucchero Fornaciari. Prima tappa di un viaggio che attraverso circa 180 concerti porterà il bluesman italiano in giro per il mondo - Europa, Usa, Sud America, Canada, Australia - fino a dicembre. Il primo approdo italiano sarà l'Arena civica di Milano per tre concerti dal 7 al 9 giugno. Zucchero ha dato «un ritmo pazzesco» alla sua prestazione, ammette lo stesso musicista al termine del concerto: «Ma mi sono allenato nelle ultime settimane, correndo. Avevo una grande voglia di tornare sul palco». Era dal 2001 che il musicista italiano non aveva in programma un tour - allora era "Shake" - così lungo. Nel 2004 era stato invece impegnato per circa un mese e mezzo. «Andare in tournée è un'altra vita - dice - non come quando sei a casa e fai quello che ti pare. Stai con gli altri, ci sono le scadenze, i tempi imposti». Già molto buona la prima, con una band che risponde alla perfezione alle sollecitazioni del leader: Polo Jones al basso, Kat Dyson e Mario Schilirò alle chitarre, Adriano Molinari alla batteria, David Sancious alle tastiere, Sara Grimaldi voce. Una band di cui Zucchero si fida e selezionata dopo una cinquantina di audizioni di musicisti: «cercavo qualcuno che suonasse non in modo mercenario, ma con feeling». La dimostrazione all'Olympia: ritmi intensi e compatti in una scaletta di brani «coordinata, con un filo che lega un pezzo all' altro. La scaletta è come un album, concept per me, non una compilation». Il bluesman italiano ha così messo insieme brani dall'ultimo "Fly", fino ai più vecchi, come "Con le mani", "Solo una sana", "Diavolo in me", "Per colpa di chi", "Senza una donna", "L'urlo". E "Baila". Generoso sul palco dell'Olympia, soddisfatto al termine. «Sono un musicista - dice - e dove posso esprimermi, grandi o piccoli luoghi, vado». A Parigi aveva suonato in altre sale, ma mai all'Olympia. Parla di Vasco, scherza su un loro possibile incontro artistico: «c'è un sano antagonismo fra me e lui. Ci amiamo e ci rispettiamo: io sono il blues, lui il rock, fine della trasmissione». Due parole anche sulla figlia Irene, che l'ha preceduta sul palco dell'Olympia: «voglio che Irene viva questo modo di assaporare la musica». Dopo Parigi - ieri sera un altro concerto all' Olympia con Johnny Hallyday sul palco con lui per un brano - "Fly" sarà in Lussemburgo, Germania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria, Spagna, Turchia, Grecia, Malta, Croazia, Monaco, Lituania, Danimarca. Poi altre tappe in Canada, Usa, Sud America, Australia. In Italia, dopo le tre date di Milano, Zucchero sarà ad Alghero il 16 giugno, il 17 e 18 giugno a Cagliari, l' 11 luglio a Taormina, il 13 e 14 luglio ad Agrigento, ed infine all' Arena di Verona il 21 e 22 settembre, dove spera in una terza data. Nella città veneta è prevista anche la registrazione di un Dvd. Fonte: Il Tempo