La nuova stagione vuole svecchiare il teatro, sul palco e in platea. Il TN compie 70 anni e celebra con 70 spettacoli. Si comincia con una maratona di 9 ore per i 20 anni dal G8 di Genova.
Una spallata, di quelle che non ti aspetti: la stagione 2021/2022 del Teatro Nazionale di Genova, presentata nella sala dedicata a Ivo Chiesa, può certamente essere definita così. Ed è un giudizio positivo, sia chiaro.
Una spallata per cercare di svecchiare il teatro sul palcoscenico e in platea, e per creare un’infinità di sinapsi tra il teatro stesso e la comunità che lo ospita e di cui dovrebbe essere espressione: con tutti i rischi del caso, ovviamente. A cominciare dal rischio di rigetto: che in una città come Genova, non troppo portata per le avventure sperimentali, è sempre in agguato.
La posta in gioco però è grossa, ed è stata annunciata chiaramente nella conferenza stampa davanti a 300 addetti ai lavori: dopo avere trasformato il vecchio Teatro Stabile in Teatro Nazionale, ora si vuole portare il TN ad essere una realtà internazionale. Lo prova anche il massiccio uso della lingua inglese un po’ ovunque, a cominciare dal titolo della stagione: Human Pride, orgoglio umano.
La scelta del titolo è stata nobile negli intenti ma appunto un po’ rischiosa, dato che nel 2015 a Genova Human Pride fu una manifestazione a forte impronta LGBT che non piacque a tutti e fece discutere parecchio.
Una rivoluzione targata Livermore
Dopo un anno di stop a causa del Covid, l’effetto del rivoluzionario Davide Livermore è quindi puntualmente arrivato in grande stile: il nuovo direttore del Teatro Nazionale di Genova non è un tipo da mezze misure. Basta qualche dato. Nel 2022 il TN Genova compirà 70 anni, ed è stato deciso di festeggiare portando in scena dal 9 ottobre 2021 al 22 maggio 2022 la bellezza di 70 spettacoli, divisi in quattro sale: più altri eventi ed iniziative a cascata dentro e fuori i quattro teatri. Di questi spettacoli, sono 21 quelli prodotti in proprio da TN Genova.
Inoltre ad aprire la stagione non sarà uno spettacolo come tanti: ci sarà il G8 Project. E cioè una maratona di 9 ore, con altrettanti spettacoli, commissionati dal TN a nove drammaturghi di caratura internazionale nella ricorrenza del 20° anniversario del G20 di Genova. Gli autori non sono stati scelti a caso: ciascuno di loro rappresenta una delle nazioni leader che parteciparono al G8 di Genova 2001 (più l'UE), un evento passato alla storia per il suo contorno di violenze assortite.
Sulle locandine e tutto il resto del materiale grafico ci sono sette colori: ogni colore rappresenta uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (sono 16 in tutto) previsti dall’Agenda dell’Onu 2030. Il TN Genova è stato il primo e finora unico teatro italiano a schierarsi in questo modo e ad ottenere questo tipo di riconoscimento dall’Onu.
Per sottolineare l’eccezionalità della stagione, il TN Genova ha scelto di dedicare il cartellone ad Adelaide Ristori, figura che potremmo paragonare a una Mata Hari del teatro: donna eccezionale di cui nel 2022 ricorrono i 200 anni dalla nascita. Poi c’è il logo della stagione: invece del solito disegnino più o meno accattivante, quest’anno il TN ha usato un codice QR: tu lo inquadri con lo smartphone e vieni catapultato direttamente dentro il mondo del teatro. Puoi interagire in tutti i modi, consultare le schede degli spettacoli, comprare i biglietti, scoprire le agevolazioni, vedere le foto, prenotare, consultare le date e vedere il tutto in realtà aumentata. Un chiaro intento di andare verso i giovani, permettendogli di accedere al teatro con lo strumento che più gli è confacente: lo smartphone.
TEATRO IVO CHIESA: gli spettacoli
TEATRO GUSTAVO MODENA: gli spettacoli
TEATRO ELEONORA DUSE: gli spettacoli
TEATRO SALA MERCATO: gli spettacoli
Dario Franceschini: i teatri sono luoghi sicuri
Per rimarcare le aspirazioni internazionali del TN Genova, alla presentazione c’erano tutti: il ministro della Cultura Dario Franceschini (in remoto da Roma); il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti; il sindaco di Genova, Marco Bucci.
“Il settore ha attraversato un lungo deserto – ha detto Franceschini – E l’alternarsi di aperture parziali e chiusure ha peggiorato la situazione. Il governo ha varato parecchi interventi per sostenere il settore, ma ora bisogna ripartire davvero. Dobbiamo farlo per il Paese, per gli spettatori, per i lavoratori. C’è un grande bisogno di tornare alla normalità, ma dobbiamo investire sui giovani talenti, proiettarci nel futuro."
"Questa crisi sta spingendo tutti a innovare: compresi i teatri. Io sto spingendo per la riapertura delle sale con capienza piena. Il 30 settembre il comitato tecnico-scientifico darà il suo parere. Ho detto che i cinema e i teatri sono luoghi sicuri. Con il green pass, le mascherine e il buon senso si potrà stare tranquillamente in sala seduti a meno di un metro: come già avviene in altre realtà come i mezzi di trasporto”.
Livermore ha chiesto a Franceschini di lanciare un messaggio ai lavoratori dello spettacolo: premettendo che anche un tecnico è un artista, perché partecipa al processo collettivo di creazione artistica.
“I lavoratori dello spettacolo sono tuttora in grande difficolta – ha risposto il ministro – Ma anche dalle crisi più drammatiche possono nascere grandi opportunità, se le sai cogliere. Abbiamo stanziato fondi specifici per l’emergenza, ma la pandemia ha fatto scoprire una serie di cose che non si conoscevano. Nessuno sapeva con precisione quanti sono i lavoratori intermittenti, precari, che ruotano attorno al settore – ha continuato il ministro – Una certa precarietà è legata al tipo di lavoro ma è emersa drammaticamente una situazione di grande mancanza di tutele. Abbiamo in approvazione una serie di norme per la tutela previdenziale, la malattia, la maternità. Ci siamo impegnati a varare queste leggi prima della fine della legislatura, e ce la faremo”.
"A teatro c'è l'orgoglio di essere umani"
“C’è nel teatro un piacere unico, che deriva dalla gioia di condividere con il pubblico sentimenti, visioni, poesia, emozioni - afferma Davide Livermore - Il teatro è il regno dell’Umanità, è lo spazio e il tempo della riflessione su chi siamo. Per questo abbiamo scelto Human Pride come titolo della stagione: l’orgoglio di essere umani. Un concetto che viene ribadito anche in musica, grazie a un brano scritto per noi dalla cantautrice genovese Giua".
"Il brano farà da colonna sonora alla stagione e si lega alla scelta di aderire all’ASviS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, per sostenere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Noi ne abbiamo scelti 7 tra i 16 totali. Favorire la qualità del vivere comune fa parte della nostra missione. Il teatro è benessere, insegna lo sguardo critico, è custode di civiltà e democrazia”.
Gli obiettivi scelti dal TN sono salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, ridurre le diseguaglianze, città e comunità sostenibili; pace, giustizia e istituzioni solide.
“Desideriamo ringraziare il nostro pubblico che ci ha sempre fatto sentire la propria vicinanza, tornando in sala appena è stato possibile - ha dichiarato il presidente del TN, Alessandro Giglio - Da parte nostra cerchiamo di soddisfare le esigenze delle diverse fasce di pubblico, dalle famiglie al mondo della scuola e dell’università, e garantire il rispetto delle regole perché tutti gli spettatori possano sentirsi tranquilli nei nostri teatri”.
La stagione di Adelaide Ristori, rivoluzionaria del teatro
Nel 2022 ricorre il bicentenario della nascita di Adelaide Ristori, l’attrice italiana più acclamata e potente dell’800. E’ stata regista, impresaria, prima donna capocomica, omaggiata da re e capi di stato, amica dei più grandi artisti e uomini di cultura della sua epoca, patriota risorgimentale, moglie del Marchese del Grillo, madre di quattro figli: Adelaide Ristori è stata un esempio di emancipazione femminile ante litteram.
Capace di recitare indifferentemente in italiano, inglese e francese, ha girato il mondo con i suoi spettacoli, diventando una delle prime star internazionali. Si dice che Giuseppe Verdi, dopo averla vista recitare Shakespeare a Londra, cambiò in modo significativo il suo Macbeth.
A lei il Teatro Nazionale di Genova dedica la stagione e una nuova versione della Lady Macbeth, il celebre adattamento creato per lei da Giulio Carcano, ora presentato con la regia di Davide Livermore e l’interpretazione di Elisabetta Pozzi.
Grossi nomi e attori emergenti
Da ottobre 2021 a maggio 2022 il cartellone tra produzioni e ospitalità accoglie molti tra i grandi protagonisti della scena teatrale, da Valerio Binasco a Claudio Bisio, da Silvio Orlando ad Ambra Angiolini, da Ascanio Celestini ai Motus, da Marina Massironi ad Alessandro Gassmann, da Stefano Massini ad Agrupación Serrano, da Umberto Orsini a Glauco Mauri, da Angela Finocchiaro ad Elio, da Virgilio Sieni a Milvia Marigliano, da Sonia Bergamasco a Federica Fracassi, solo per citarne una piccola parte, oltre che dare spazio a un gran numero di giovani compagnie e registi e registe, attrici e attori che si stanno affermando nel panorama teatrale italiano.
La maratona per i 20 anni dal G8
La stagione si apre con la rassegna “Il mondo che abbiamo”, curata da Andrea Porcheddu nell’ambito del G8 Project, il programma di iniziative per ricordare il ventennale del G8 di Genova. Nove spettacoli di produzione, commissionati ad autori di caratura internazionale, ciascuno in rappresentanza di uno dei “Grandi” presenti al G8 di Genova: Roland Schimmelpfennig (Germania), Nathalie Fillion (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Fausto Paravidino (Italia), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone), Wendy MacLeod (USA), Ivan Vyrypaev (Russia) e Fabrice Murgia (Belgio, per l’Unione Europea).
Gli spettacoli debuttano in prima assoluta tutti insieme: sabato 9 ottobre sarà una vera maratona teatrale che durerà più di 9 ore. Gli spettacoli saranno poi replicati al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena sino al 27 ottobre, abbinati 2 o 3 per sera.
Il 9 ottobre la maratona sarà preceduta da un incontro internazionale sul tema Culture 2030: il mondo che abbiamo / il mondo che avremo, che si svolge sotto il patrocinio del Parlamento Europeo a cui parteciperanno i nove autori degli spettacoli e i rappresentanti delle istituzioni. Il G8 Project si chiude con Quel che resta del fuoco, in scena dal 28 al 30 ottobre alla Sala Mercato: nato da un laboratorio curato da Elena Dragonetti, lo spettacolo, a cui partecipa un gruppo di studenti delle scuole superiori, mette a confronto i sogni dei ragazzi di oggi con quelli della generazione del G8 di Genova.
Rientra nel quadro delle celebrazioni per i 70 anni la rassegna condotta da Alessandro Giglio Settant’anni a Genova, teatro e cronaca: sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio, dagli anni ’50 ai giorni nostri, in compagnia di grandi protagonisti del teatro italiano.
Next Generation Women
Al Teatro Eleonora Duse il 15 di ottobre si apre Next Generation Women, XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile. Il festival sino al 27 novembre presenta una serie di spettacoli declinati al femminile: tra le artiste coinvolte Laura Curino, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Giuliana Musso. Diversi eventi della manifestazione diretta da Consuelo Barilari vengono realizzati in residenza al TN Genova. Da settembre, infatti, è iniziata l’attività della nuova Factory del Teatro Nazionale di Genova, che trasforma la Sala Mercato in un hub creativo, destinato ad accogliere in residenza le realtà del territorio e a favorire la crescita di giovani artisti e compagnie.
Gli spettacoli in scena
Qui sotto potrete scoprire gli spettacoli più importanti in scena nei Teatri gestiti dal Teatro Nazionale di Genova.
TEATRO IVO CHIESA: gli spettacoli
TEATRO GUSTAVO MODENA: gli spettacoli
TEATRO ELEONORA DUSE: gli spettacoli
TEATRO SALA MERCATO: gli spettacoli