Teatro

77° Ciclo di Spettacoli Classici all'Olimpico di Vicenza: al centro c'è il coro

Theodoros Terzopoulos
Theodoros Terzopoulos © Johanna Weber

Dal 20 settembre, un mese di eventi per lo storico festival teatrale allestito in veste diffusa

Al via dal 20 settembre, a Vicenza, uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi, ospitato nel teatro coperto più antico del mondo progettato da Andrea Palladio, tra i beni Unesco patrimonio mondiale dell'umanità.

Un prologo lo scorso maggio, con protagonista Meredith Monk, per questo 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico dedicato al tema del “coro”, la cui direzione artistica è affidata a Ermanna Montanari e Marco Martinelli

La rassegna, che da sempre si interroga sul ruolo dei classici nella contemporaneità, è un progetto del Comune di Vicenza, Accademia Olimpica e Biblioteca civica Bertoliana, ha il sostegno della Regione del Veneto e il coordinamento firmato Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Giovanni Lindo Ferretti

Sull’Olimpico: tra eroi e poeti, tra storia, mito e contemporaneità

Un programma lungo un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 3 prime assolute, 1 prima nazionale, 1 prima regionale, 3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento.

Inaugurazione il 20 e 21 settembre al Teatro Olimpico con l’Oresteia firmata da Theodoros Terzopoulos (fondatore nel 1985 dell’Attis Theatre e alla guida da oltre trent’anni dell’International Committee of Theatre Olympics), in arrivo a Vicenza dopo la prima assoluta al festival di Atene ed Epidauro. “Ancora una volta, ci poniamo la domanda ontologica fondamentale: qual è il senso?, che ci spinge costantemente verso una ricerca sempre più profonda che va a indagare l'enigma umano e guarda alla ricostruzione di un nuovo mito”, scrive Terzopoulos nelle note di regia.

Il 26 settembre, il Teatro Astra ospiterà Purgatorio dei poeti, di Montanari e Martinelli, esito di un laboratorio che coinvolgerà 50 cittadini che esplora la cantica dove Dante colloca gli artisti, gli scrittori, i pittori: agli endecasillabi danteschi saranno mescolati frammenti scritti da Emily Dickinson, Majakovskij, Withman e altri poeti affamati di bellezza.

Il Canto di Edipo


Il 27 settembre, al Teatro Olimpico (in replica il 28 e 29) andrà in scena tra canto e danza Il Canto di Edipo, una versione site specific di Tragùdia, il nuovo progetto artistico di Alessandro Serra — regista, autore, artista visivo, fondatore della compagnia Teatropersona.

Il 5 ottobre, sempre all’Olimpico, è attesa sdisOrè, ovvero l’Orestea riscritta da Giovanni Testori, interpretata da Evelina Rosselli, co-fondatrice insieme a Caterina Rossi di Gruppo Uror, che ne firma la regia. Maschere rivoltanti e grottesche, indossate da Evelina Rosselli, daranno vita a Elettra, Oreste, Egisto, Clitemnestra, a trasmutare di volta in volta la propria voce per indagare quattro universi sonori completamente differenti.

Mariangela Gualtieri

Non-scuola, ritualità in forma di teatro e notti verticali

Il 6 ottobre, il festival si sposterà alla Basilica Palladiana con la seconda delle chiamate pubbliche, titolata: Festa Silenzio. Il progetto è curato da Francesco Giomi, si assisterà alla restituzione del laboratorio performativo.

All’Olimpico, la sera dell’11 ottobre è attesa la terza e ultima chiamata pubblica. Al centro, Pluto. God of gold, di Marco Martinelli, basato sull’ultima commedia delle undici superstiti di Aristofane. Interpreti, gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza. Il progetto è in diretto collegamento con la non-scuola, pratica teatral-pedagogica fondata nel 1991 insieme a Ermanna Montanari che negli anni ha ottenuto due Premi Ubu premiata dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Evelina Rosselli


Il 15 e 16 ottobre, sul palco dell’Olimpico sarà in scena Elettra, spettacolo diretto da Serena Sinigaglia. La sua visione d’autrice viaggia fra le origini del mito in Eschilo e il vivace contesto culturale della Vienna fra Ottocento e Novecento, passando per le riscritture di Sofocle, Euripide e Marguerite Yourcenar. Lo spettacolo è presentato in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto.

Il 18 ottobre, grande curiosità intorno al progetto del cantautore e scrittore Giovanni Lindo Ferretti, che presenterà all’Olimpico moltitudine in cadenza, percuotendo. “Un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana… echi biblici… ritualità in forma di teatro…”.


A chiudere il Ciclo, al Teatro Astra il 19 ottobre ci sarà Notte delle voci, un’ode collettiva alla verticalità della notte. A guidare il pubblico saranno: Mariangela Gualtieri, Danio Manfredini, Daniela Pes, Mara Redeghieri, Francesca Morello (aka R.Y.F.), Abdullah Miniawy, il collettivo Ndox Èlectrique guidato da François R. Cambuzat e Gianna Greco, Serena Abrami con Enrico Vitali.

Il programma degli Spettacoli Classici si completerà con due progetti seminariali: Parlamenti d’Autunno, a cura di Marco Sciotto, e Illusioni perdute? — cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi, a cura di Massimo Marino.