"Non più di regni o di ricchezze parlo": Ottavia Piccolo, Massimo Foschi, Michele Placido e Stefano Massini rievocano la straordinaria esperienza di uno spettacolo che cambiò la storia del teatro italiano.
Non più di regni o di ricchezze parlo è il titolo di una serata-evento ideata da Michele Placido che sabato 10 luglio vedrà protagonisti, oltre allo stesso Placido, Ottavia Piccolo, Massimo Foschi e Stefano Massini a rievocare la storica esperienza dell’Orlando Furioso di Luca Ronconi.
Ronconi e Ferrara: un legame duraturo nel tempo
L'intreccio tra Ronconi e Ferrara è stato profondo e di lunga durata. Oltre all’Orlando Furioso, che, dopo il debutto a Spoleto venne ospitato in piazza Municipale, la città fu palcoscenico di altre storiche produzioni firmate dal grande regista tra cui il Viaggio a Reims di Rossini nel 1992 con Claudio Abbado e Amor nello specchio di Giovan Battista Andreini in Corso Ercole d’Este con protagonista Mariangela Melato.
Questo progetto nasce quindi dalla volontà della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e di Michele Placido, anche presidente della Fondazione, di far riscoprire la città estense come luogo d’elezione del teatro e del cinema.
I ricordi dei protagonisti
"Lo spettacolo nasce dall’idea di celebrare l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, ricordandolo attraverso i protagonisti della messa in scena di Luca Ronconi - ricorda Michele Placido - Io, Massimo Foschi e Ottavia Piccolo prendemmo parte all’innovativa riscrittura e messa in scena di Luca Ronconi del 1969. Con noi ci sarà Stefano Massini, già assistente di Luca Ronconi, e grande studioso della letteratura italiana, di Dante, di Ariosto. L’idea è riunire gli attori storici che presero parte all’Orlando furioso di Ronconi. Parleremo di Luca Ronconi e parleremo dei canti dell’Ariosto” conclude Placido. Massini, nel modo che lo contraddistingue, tirerà le fila dei racconti e delle memorie dei tre attori e di questa straordinaria esperienza.
“Era il 1969 l’uomo andava sulla luna – racconta Ottavia Piccolo - e un gruppo di volenterosi e entusiasti artisti capitanati da un giovane e geniale regista Luca Ronconi sfidava le leggi del teatro, della letteratura, e della fisica facendo galoppare cavalli di legno, volare un ippogrifo, allunare un cavaliere e srotolare centinaia di versi di un grande poeta in mezzo a un pubblico da principio frastornato ma poi sempre più entusiasta. Insomma una rivoluzione gentile che continua la sua opera a distanza di più di cinquant’anni.”
Per Massimo Foschi: “L’Orlando Furioso portato in scena da Luca Ronconi, in luoghi che diventavano teatrali - da piazze, vie, palasport, a locali di borsa, gallerie d’arte... - è stato innovazione culturale e, soprattutto, esperienza di lavoro e di vita per tutti noi attori partecipanti. Esperienza ripetuta poi durante la trasposizione cinematografica dell’Orlando stesso. I ricordi sono molti e il loro racconto si è dipanato nel tempo che ho vissuto da allora attraverso letture e incontri, che ho fatto e avuto di nuovo nelle piazze, nelle università, con pubblico che desiderava conoscere”.