Dal 28 settembre a Torino, "Play with Food" festeggia dieci anni: l'unico festival italiano di teatro e arti performative dedicato interamente al cibo e alla convivialità.
Dieci anni di performance, arti visive, cinema, ma soprattutto teatro, intorno al cibo e alla convivialità: Play with Food – La scena del cibo, il festival creato nel 2010 da Davide Barbato e Chiara Cardea (che lo a ha co-diretto fino al 2019), organizzato da Associazione Cuochilab, si prepara a festeggiare il suo compleanno a Torino, dal 28 settembre al 4 ottobre.
Un viaggio con il cuore nello stomaco -come sottolinea il claim dell’edizione 2020- condiviso con centinaia di affezionati spettatori e tanti artisti in tutta Italia, attraverso pensieri, sensi ed emozioni.
Aperitivo virtuale
Sette giorni di spettacoli dal vivo, performances interattive, cene teatrali, colazioni cinematografiche, appuntamenti segreti: tutti gli eventi sono stati organizzati e rimodulati per evitare la diffusione del contagio da Covid-19. Gli spettacoli sono tradizionalmente accompagnati da momenti conviviali realizzati con la collaborazione dei Maestri del Gusto Torino e Provincia 2019-2020.
Il festival inizia lunedì 28 settembre alle 19 con un appuntamento inconsueto: Questo non è un tavolo, di Chiara Vallini, produzione originale Play with Food: una performance interattiva per soli 20 spettatori, fruibile esclusivamente online. Nata dalle sperimentazioni dell'artista durante il lockdown, l'esperienza inizia come una “normale” web chat in cui gli spettatori, invitati a un aperitivo virtuale, si ritrovano inaspettatamente coinvolti nella creazione di un racconto nel quale presente e passato, finzione e realtà si intrecciano. Repliche tutte le sere fino al 4 ottobre.
Teatro a tavola
Gli appuntamenti dal vivo cominciano il 29 settembre al Teatro Astra con Racconti di zafferano (Info e Date), di Maria Pilar Peréz Aspa. Durante lo spettacolo, in un’atmosfera intima e suggestiva, l’attrice cucinerà una paella di carne, che sarà poi servita agli spettatori. Tra i fornelli e i profumi della cucina, prenderanno vita pagine memorabili di Cervantes, Proust, Scarpellini, Montalbán, de Rojas, pagine che parlano di cibo e di ritualità.
Sempre al Teatro Astra va in scena, un celebre testo di Annibale Ruccello, Anna Cappelli (Info e Date) interpretato da Carlo Massari, in un insolito allestimento che farà scoprire al pubblico inaspettate e macabre declinazioni del cibo.
Anche in questa strana stagione segnata dal distanziamento sociale, non mancherà la tradizionale Underground Dinner: un evento performativo e conviviale, che si svolge il 3 ottobre (h 19 e h 21:30) in un luogo segreto, il cui indirizzo viene svelato ai soli partecipanti il giorno stesso dell'evento (QUI le informazioni per partecipare). Protagoniste Patrizia Menichelli e la food stylist Claudia Guarducci, con The Poetic Dinner: Amalia, ricette senza ingredienti: un’esperienza sensoriale, che coinvolge un piccolo gruppo di persone alla scoperta della vera storia di Amalia Moretti Foggia, giornalista e scrittrice nata nel 1872 e nota con lo pseudonimo di Petronilla.
Un appuntamento ormai classico per gli spettatori di Play with Food è la Cinecolazione, organizzata in collaborazione con Les Petites Madeleines e ospitata il 4 ottobre alle 10:30 presso la storica bocciofila della Tesoriera.
20 anni di teatro da mangiare
Il Teatro delle Ariette (Bologna) torna anche quest’anno a Play with Food per celebrare i 20 anni dal debutto dello storico spettacolo Teatro da mangiare? (2-3 ottobre), dove il pubblico può gustare le portate che i contadini-attori della compagnia preparano sotto i loro occhi, seduti attorno a un tavolo, partecipando così a un’esperienza teatrale unica fuori dai teatri. Gli attori del Teatro delle Ariette proseguono il loro soggiorno torinese presso l'Unione Culturale "Franco Antonicelli" anche la mattina del 4 ottobre nella masterclass intitolata La memoria del cibo, aperta a tutti.
Vacis medita sul cibo
La kermesse si chiude nel pomeriggio di domenica 4 ottobre in una sede inedita per il festival: il Teatro Colosseo, infatti, ospita alle 17:30 Gabriele Vacis, che propone una Meditazione sul cibo, a partire dal racconto di Karen Blixen, Il pranzo di Babette, reso celebre dal film premiato con l’Oscar.
L’evento si conclude con un Aperitivo Fuorisede, ironica ma rispettosa applicazione delle normative vigenti: non potendo proporre al pubblico un aperitivo nel foyer del teatro, i food partner del festival offrono agli spettatori una degustazione “in differita” presso i loro punti vendita.