L'attore, cabarettista e imitatore, è morto al Policlinico "Gemelli" di Roma nella notte tra il 14 e il 15 agosto dopo una breve malattia. Lascia due figlie, Simona e Daniela, entrambe attrici.
Gianfranco D’Angelo è morto nella notte al Policlinico “Gemelli” di Roma, dopo una breve malattia. Nato nel 1936, avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 19 agosto. Lo si era potuto ancora applaudire a teatro appena prima che scoppiasse l’emergenza Coronavirus un anno e mezzo fa, nella pièce Sul lago dorato, accanto a Corinne Clery e Fiordaliso (leggi la nostra recensione).
Negli anni Duemila, l'attore si è dedicato principalmente al teatro, protagonista di titoli come La signora in rosso, Indovina chi viene a cena, Un giardino di aranci fatto in casa, Due ragazzi irresistibili, California Suite, Harry ti presento i miei, Quattro donne e una canaglia.
Una carriera artistica a 360°
Dopo aver svolto diverse professioni – tra cui l’impiegato alla SIP – aveva debuttato in teatro nei primi anni Sessanta, con spettacoli scritti da Maurizio Costanzo. Dal 1968 ha lavorato per un paio di stagioni al Puff di Lando Fiorini, finché Garinei e Giovannini lo scelgono per il ruolo dell'Arcivescovo tedesco in Alleluja brava gente con Renato Rascel e Gigi Proietti. Successivamente, ha avuto inizio la sua collaborazione con Il Bagaglino, che lo porterà a lavorare (anche al cinema) con Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco.
Cabarettista, imitatore e cantautore, ha saputo esprimersi artisticamente a 360°: negli anni Settanta, al cinema, in numerose commedie sexy all’italiana, diretto, tra gli altri da registi quali Nando Cicero, Mariano Laurenti e Michele Massimo Tarantini; negli anni Ottanta, in televisione, in programmi cult come Drive In, Odiens e la prima edizione di Striscia la notizia, tutti portati al successo in coppia con Ezio Greggio.
Imitazioni indimenticabili
Nel periodo di messa in onda di Drive In (trasmissione firmata da Antonio Ricci e diretta prima da Giancarlo Nicotra e successivamente da Beppe Recchia), Gianfranco D’Angelo ha regalato al pubblico una carrellata di personaggi cult come Has Fidanken (che è anche il titolo del terzo singolo dell’artista, pubblicato nel 1984) o l’iconico Tenerone, che perdeva ogni freno inibitorio al grido di “Pippo! Pippo!”. Appartengono a quegli anni anche le celebri imitazioni di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli, Raffaella Carrà (con la quale aveva lavorato in Rai nel 1974 nel programma Milleluci), Sandra Milo, Roberto Gervaso e Piero Angela.
Dal 1992, su Canale 5) è stato protagonista per tre stagioni della sit-com Casa dolce casa, accanto ad Alida Chelli ed Enzo Garinei.
Nel 1993 è tornato in Rai, conducendo, insieme con Gabriella Carlucci, la trasmissione Luna di miele. Tra il 1995 e il 1997 ha partecipato a Carràmba! Che Sorpresa, dove, in coppia con Raffaella Carrà/Eva Kant ha realizzato una parodia di Diabolik.
La sua ultima apparizione televisiva nel film di Valerio Zanoli, W gli sposi, girato tra il 2016 e il 2017, che coincide anche con l’ultima interpretazione sullo schermo di Paolo Villaggio.