Si è spenta oggi a Milano a 96 anni Valentina Cortese, una delle più importanti attrici italiane di teatro e cinema, musa di Strehler, attrice per Fellini e Truffaut.
Si è spenta il 10 luglio 2019 nella sua casa di Milano Valentina Cortese: l’attrice aveva 96 anni.
Originaria di Stresa, dove era nata il 1 gennaio 1923, la Cortese proveniva da una famiglia di contadini, imparò ad annodarsi il foulard sul capo per proteggersi dal sole e poi questo divenne un elemento caratteristico del suo stile, come il suo profumo di violetta.
Paolo Grassi diceva di lei: «Valentina sembra una donna fragile, eterea ma viene dalla campagna, e ha dentro di sé una forza contadina».
Una vita sul palco: dai set cinematografici al Piccolo Teatro di Strehler
Celebre e talentuosa attrice ha lavorato con i grandi maestri del cinema e del teatro italiano e internazionale, come Luchino Visconti, Mario Monicelli, Franco Zeffirelli e Federico Fellini. È stata una delle protagoniste del cinema italiano degli anni Quaranta, il suo primo ruolo importante fu quello di Lisabetta nel film “La cena delle beffe” di Alessandro Blasetti nel 1942. Nel 1955 ha recitato nel film “Le amiche” di Michelangelo Antonioni, ruolo per cui ha ricevuto il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista. Nel 1973 François Truffaut l’ha voluta in “Effetto notte”, film per cui è stata candidata agli Oscar come attrice non protagonista. L’ultima apparizione sul grande schermo risale al 2017 nel film “Diva!” di Francesco Patierno.
Ha recitato in oltre ottanta pellicole e ha preso parte ad oltre trenta allestimenti teatrali frutto della collaborazione con celebri registi del calibro di Luigi Squarzina e Giorgio Strehler. Tra gli indimenticabili capolavori strehleriani a cui l’attrice milanese ha presto parte ricordiamo “Il Giardino dei Ciliegi” e “Platonov e altri” di A.Checov, “Arlecchino servitore di due padroni” di C.Goldoni e “Santa Giovanna dei Macelli” di B.Brecht. Ha calcato il palcoscenico fino al 2009, recitando nel “Magnificat” di Alda Merini.
Valentina Cortese: l'ultima diva
Ci ha lasciato l’ultima diva italiana, una delle ultime rappresentanti di una stagione del nostro teatro florida e irripetibile, quella di Visconti e Strehler: celebri le sue liti con Rossella Falk e i suoi leggendari svenimenti per eccesso di tuberose in camerino durante la messa in scena di “Maria Stuarda”.
La sua vita è stata intensa e appassionata: ha trascorso l’infanzia in campagna, l’adolescenza ricca e metropolitana con i nonni, da cui è scappata a 15 anni per seguire a Roma il suo primo grande amore, il direttore d’orchestra Victor de Sabata. Celebre il suo matrimonio con l’attore Richard Basehart, da cui ebbe un figlio, Jackie Basehart e la relazione con il regista Giorgio Stelher, di cui è stata a lungo compagna d’arte e di vita.
«Con la scomparsa di Valentina Cortese lo spettacolo italiano perde l'ultima diva del cinema e del teatro».
Carlo Fontana, Presidente AGIS - Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.
«Valentina Cortese era il Piccolo, era il Teatro e tanto di più. Raffinata e impetuosa. Ipnotica per me, che quando la incontrai per la prima volta, nel 1979, avevo poco meno di trent’anni. Era una donna elegante, ironica, un’attrice immensa. Anima e corpo, voce e occhi di una scena senza fine».
Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano.
Per coloro che vorranno rendere un ultimo saluto a Valentina Cortese, la camera ardente sarà allestita nella sala del Piccolo Teatro Grassi di Milano (via Rovello 2) e sarà aperta al pubblico giovedì 11 luglio, dalle ore 12 alle ore 19, e venerdì 12 luglio, dalle ore 8 alle ore 10.30.
I funerali si terranno sempre venerdì, alle ore 11, presso la Chiesa di San Marco. La salma sarà tumulata al Cimitero Monumentale di Milano.