Dal 2 al 19 settembre 2021 Bologna ospita la XIX° edizione del Gender Bender: danza, cinema, arti visive, performance, workshop, incontri, conversazioni e dibattiti.
La XIX edizione del Gender Bender Festival, rassegna internazionale e interdisciplinare prodotta dal Cassero LGBTI+ Center, co-diretta da Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli, andrà in scena dal 2 al 19 settembre 2021 a Bologna.
Diciotto giorni di danza, cinema, arti visive, performance, workshop, incontri, mostre, proiezioni, conversazioni e dibattiti nella suggestiva cornice del Giardino del Cavaticcio di Bologna.
"Affetto Domino”: un potere di genere nuovo
Un’edizione straordinaria e per il secondo anno consecutivo interamente all’aperto, che porta il titolo di “Affetto Domino”, un gioco di parole in stile Gender Bender che invita a considerare come sia a volte sufficiente un piccolo cambiamento di prospettiva, un gesto di cura e attenzione per generare delle possibili felicità nell’ambito delle relazioni umane.
Il festival negli ultimi due anni ha cambiato forma, cogliendo la sfida lanciata alla cultura e al mondo dell'arte dall'avvento della pandemia. Il Gender Bender ha cambiato paradigma - fedele alla costante evoluzione che lo caratterizza, diventando un modello di festival che opera coscientemente per diventare un agente che causa affetto, inteso nella sua accezione di fare qualcosa per qualcun altro.
Il programma di questa edizione è infatti frutto di una ricca e complessa rete di relazioni umane, fatte di prossimità e dialogo continuo tra colleghi e colleghe, pubblico, artiste e artisti, in città e in Europa. Sono gli incroci di esperienze, idee, saperi e desideri che confluiscono in Gender Bender e che nascono con Teatro Arcobaleno, Performing Gender – Dancing In Your Shoes, Swans Never Die, DNAppunti coreografici, La Discoteca.
Affermano i due direttori artistici, Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli:
“Un Affetto Domino che collega le nostre vite, grazie anche ad azioni che finiscono per coinvolgere le comunità e l'ambiente di cui facciamo parte, in cerchie sempre più ampie. […] Consapevoli che la cura responsabile di questi legami è quella rete di salvataggio che ci permette di non cadere, ma anzi di sostenerci mentre danziamo insieme”.
Danza, cinema, arti visive, incontri, dibattiti (all'aperto!)
Danza contemporanea internazionale con spettacoli in prima italiana, conversazioni con coreografe e coreografi, proiezioni cinematografiche, proposte e formati site specific in esclusiva, incontri con autori e autrici della letteratura, laboratori con le comunità locali nella suggestiva cornice del Giardino del Cavaticcio di Bologna.
Nelle sezione CINEMA sono stati selezionati 7 titoli, 4 prime nazionali, che spaziano dai film narrativi ai documentari. Da segnalare Cunningham, lungometraggio di produzione tedesca della regista Alla Kovgan, un emozionante documentario sulla vita e l’opera del danzatore e coreografo Merce Cunningham, legato profondamente all’opera del compagno di una vita, il compositore John Cage; Petite fille, documentario franco-danese di Sébastien Lifshitz, che segue per un anno le vicende della bimba trans di otto anni Sasha e La Discoteca, lungometraggio diretto da Jacopo Miliani, con Eva Robin's, Pietro Turano (interprete della serie Skam Italia), e il performer di voguing Kenji Benji.
Otto le compagnie presenti nella sezione DANZA, che si conferma uno dei linguaggi centrali del festival: la compagnia spagnola La Macana, la coreografa e performer di origini filippine Joy Alpuerto, Simona Bertozzi, Chiara Bersani, Silvia Gribaudi, Philippe Kratz, Greta Pieropan, Massimo Monticelli e Collettivo MINE.
Da segnalare Swans Never Die, il progetto in esclusiva nazionale che invita 10 giovani coreografi/e a rileggere in chiave contemporanea il repertorio classico de La morte del cigno, coreografato in origine da Michel Fokine per Anna Pavlova nel 1905: ospiti della tappa bolognese Chiara Bersani, Silvia Gribaudi e Philippe Kratz con la dramaturg Greta Pieropan; Alter Egos e Babae, due spettacoli in prima nazionale di Joy Alpuerto Ritter, che ha collaborato col Cirque du Soleil e con la band Florence and the Machine; Festa!, appuntamento in esclusiva nazionale creato ad hoc per Gender Bender da Silvia Gribaudi (premio Hystrio - Corpo a Corpo 2021), incentrato sul concetto di dono.
La sezione ARTI VISIVE si apre giovedì 2 settembre con Home with you di Gianluca Sturmann, una riflessione sulle relazioni, il corpo e l’identità nata nel momento di isolamento condiviso causato dalla pandemia. Jacopo Miliani, già presente al festival con il film d’artista La discoteca, è l’autore anche di Trilogia Teorema, installazione video ispirata all’opera omonima di Pier Paolo Pasolini. Metàmero, mostra a cura di Viviana Gravano e realizzata in collaborazione con ATTITUDES_spazio alle arti, propone le opere inedite di tre giovani fumettisti e illustratori, Gianluca Ascione, Noah Schiatti e Ren Arman Cerantonio, che lavorano intorno agli immaginari del corpo queer.
Per il programma completo: https://genderbender.it/