Parte la seconda edizione di Concentrica, il progetto guidato dal Teatro della Caduta in collaborazione con cinque compagnie e centri di produzione teatrale piemontesi (La Quarta Scimmia, Masca in Langa, Morenica Cantiere Canavesano, Il Mulino di Amleto, Max Aub), che pone le basi per la creazione di un modello nuovo per la circuitazione di compagnie emergenti a livello nazionale. Un processo che nasce da una rete di collaborazioni dal basso e dalla condivisione della direzione artistica, per generare una vera e propria rassegna di spettacoli e incontri di approfondimento. Una rassegna che ha un cuore a Torino, ma che diffonde il teatro in cinque sedi piemontesi, Chiaverano e Monastero Bormida, Ceva, San Maurizio d’Opaglio e Castelceriolo. Un modo per sperimentare nuove logiche di programmazione, attraverso un sistema di rete aperto.
Il progetto – sostenuto dal bando Arti Sceniche della Compagnia di San Paolo, – nasce da un’idea del Teatro della Caduta, realtà non omologata del contesto teatrale torinese, attraverso la quale transita molto del panorama più fresco e indipendente della scena performativa italiana. La forza dell’iniziativa consiste nella “concentrazione” di esperienze, competenze e percorsi già consolidati per promuovere più efficacemente gli spettacoli delle compagnie ospiti: un modello efficace di condivisione delle scelte artistiche, replicabile in altre regioni italiane, che possa così sostenere il meglio della nuova produzione artistica, fuori dalle ormai consuete logiche di scambio.
Le compagnie scelte per questa seconda edizione di Concentrica, nella maggioranza dei casi non hanno ancora avuto una presentazione ufficiale sul territorio piemontese, ma vantano una presenza forte nei territori di origine, propongono nuove drammaturgie, contaminazioni e linguaggi teatrali innovativi.
Fondamentale quest’anno la collaborazione di Piemonte Live che offre a ciascun titolo ospite una replica a cachet in una sala del territorio piemontese, confermandosi come partner regionale per le iniziative teatrali giovanili e dimostrando una capacità di dialogo con il territorio che in passato non ha avuto.
Un cartellone di otto appuntamenti con quattro titoli, ciascuno programmato a Torino (presso il Teatro Baretti e lo spazio Cubo) e in una delle piazze regionali delle compagnie promotrici.
Prima e dopo gli spettacoli ci saranno tavoli di lavoro e incontri con operatori e artisti per presentare le Reti teatrali a livello nazionale e territoriale e per discutere in modo divertito e critico degli spettacoli insieme al pubblico. Il confronto con progetti di rete nazionali come Cresco e IN-BOX e internazionali come IEMT sarà occasione di stimolo e riflessione.