Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione delle attività 2013-2014 del Teatro Stabile d’Innovazione L’Uovo Onlus, noto ente teatrale con sede a L’Aquila e anima delle attività regionali abruzzesi per ragazzi, ma con frequenti incursioni anche nel teatro per i più grandi.
Volevo abbinare alla voce “conferenza stampa”, l’aggettivo “consueta”. Ma non l’ho fatto perché l’incontro si è svolto in un luogo che ora, a distanza di 4 e mezzo dal sisma, sebbene sia ancora familiare nei ricordi, è un po’ inconsueto, e cioè all’interno del Teatro San Filippo. Una scelta voluta, dice Antonio Massena, Direttore de L’Uovo, per far vedere che << il cantiere c’è >>.
Non è certo notizia nuova che il capoluogo abruzzese soffra ancora i danni del sisma del 2009 e che il suo centro cittadino sia ancora distrutto; però la ricostruzione pare iniziata e, con soddisfazione del Ministro Bray (venuto a luglio a L’Aquila), anche quella del Teatro San Filippo.
Sul portale d’ingresso, in piazza San Filippo ci sono ancora le locandine degli spettacoli in programma nel 2009. In particolare, quella sulla destra è del “Premio Scenario 2009”.
Al posto dell’insieme di impalcature accostate l’una all’altra che si intravedono dentro il portone, qualche anno fa c’era la platea di sedie rosse ed in fondo il palcoscenico.
Al posto del palcoscenico ci sono impalcature. Dappertutto queste coprono il soffitto.
L’ufficio stampa de L’Uovo, nel fare gli inviti alla conferenza stampa, aveva chiesto conferma << per consentirci di richiedere un permesso collettivo per l'ingresso in zona rossa. >> Ed infatti, appena svoltato l’angolo di piazza Duomo, ed aver percorso un breve tratto di via Cavour, in piazza San Filippo, davanti l’entrata del teatro (nella foto di cui sopra), ci aspettavano i caschetti gialli da dover indossare per poter accedere alla struttura.
L’ingresso da dover varcare, però, non era quello in foto, bensì quello nella laterale (sulla destra del teatro) via dell’oratorio e la conferenza stampa si è svolta in quello che una volta era un breve corridoio sulla sinistra del palcoscenico.
Il Teatro San Filippo, celebre teatro aquilano, è nato all’interno di una chiesa barocca del XVII secolo, chiesa di San Filippo Neri (forse il più bell’esempio di barocco presente in città, come ha sottolineato nel corso della conferenza stampa Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo), fatta costruire dall’ordine religioso dei Filippini e sconsacrata intorno alla metà del XIX secolo per diventare un deposito di derrate alimentari, prima di essere ristrutturata ed adibita a teatro proprio per iniziativa de L’Uovo, di cui diventerà la sede stabile (benchè di proprietà comunale) nel 1987.
La ristrutturazione del teatro, danneggiato nel sisma del 2009, è iniziata a luglio ed è finanziata (quasi € 4 milioni di Euro) dai fondi donati dalla Sugar Music e Macù Edizioni e dal Decreto del Commissario Delegato per la ricostruzione (n° 24/2010 poi D.C.D. 71/2011). Detto in altre parole, parte dei soldi arrivano dai proventi della vendita del famoso singolo “Domani 21/04.2009” realizzato da Jovanotti, Giuliano Sangiorgi (dei Negramaro) e Mauro Pagano (ex-PFM, autore e produttore della canzone) ed altri celebri cantanti (oltre 50 artisti italiani) riunitisi in un super-gruppo dal nome “Artisti Uniti per l’Abruzzo” subito dopo il sisma per aiutare la città nell’ambito della campagna “Salviamo l’arte in Abruzzo”.
Ma non si tratterà di un puro e semplice restauro. Nell’intervento, infatti, sono previsti anche dei miglioramenti per favorire l’alleggerimento dell’apparato scenico, diminuendo i posti a sedere, oltre ad aumentare la resistenza sismica, pur rispettando la storia dell’edificio ed il suo prezioso apparato decorativo, monumentale ed artistico.
Il 05 aprile 2009, ricorda Antonio Massena, è stato fatto l’ultimo spettacolo al Teatro San Filippo con Franca Rame.
Per tornare a vedere lì gli spettacoli teatrali, però, si dovrà aspettare almeno un paio d’anni.
Nel frattempo, la nuova stagione teatrale targata L’Uovo in partenza a L’Aquila si svolgerà, come negli anni passati, al Ridotto del Teatro Comunale. E’ il 10 novembre alle ore 17:00, infatti, che il cartellone “A teatro con mamma e papà” partirà con “Storie appese a un filo” prodotto dal Teatro del Canguro di Ancona, per allietare le domeniche pomeriggio dei bambini. Il cartellone si svolgerà per domeniche alterne (con pausa natalizia) e, passando per spettacoli come “Un violino di nome Pierino” prodotto da L’Uovo (che vanta centinaia di repliche in Italia e all’estero), “Le avventure di Hansel e Gretel” del Teatro Verde di Roma, “L’orco del teatro” di Eventi culturali di Porto Sant’Elpidio (FM), “Il pifferaio magico”, spettacolo di nuova produzione de L’Uovo, “Il miracolo di Mula” di Laborincolo di Perugia, “La Bella e la Bestia” ancora del Teatro del Canguro e “Il principe felice” della Fondazione AIDA di Verona, si concluderà il 9 marzo con “Diapason” prodotto dalla compagnia I Circondati di Senigallia.
Due le nuove produzioni de L’Uovo, una pensata per i più piccoli, l’altra per il più grandi: il primo è il già menzionato “Il pifferaio magico” ovviamente riadattato da Maria Cristina Giambruno e che debutterà a gennaio 2014, l’altra è “Io Calibano”, di Tim Crouch (<< forse oggi, il più importante autore della scena inglese ed europea >
Tornano nella nuova stagione anche spettacoli per il pubblico dei più grandi, in orari serali, “6° (6 gradi)” di Giobbe Covatta, prodotto lo scorso anno e che ha fatto oltre 50 repliche, e “La guerra di Kurukshetra” regia di Giorgio Barberio Corsetti, co-prodotto col Teatro Stabile delle Marche e con Fattore K e che, come puntualizza con orgoglio Antonio Massena, oltre ad essere stato allestito a L’Aquila all’interno della Fortezza spagnola nell’ambito de “I cantieri dell’immaginario”, è stato rappresentato con successo nei giorni scorsi al Teatro Olimpico di Vicenza nel 66° Ciclo di rappresentazioni di spettacoli classici diretto da Nekrosius ed << è andato benissimo >>.
Altri progetti con Barberio Corsetti, rivela Massena, sono in programma ed hanno un respiro più internazionale in vista del Festival di Avignone del prossimo anno e si collocano all’interno di un discorso di internazionalizzazione che L’Uovo sta portando avanti.
<< Un arco di proposte dal punto di vista della produzione che va dai ragazzi agli adulti, attraverso la ricerca, attraverso il contemporaneo, su questo concetto di multidisciplinarietà che stiamo portando avanti da tanto tempo. >> dice Massena.
Nel cartellone della stagione per bambini figurano un totale di 36 titoli, 8 dei quali di produzione de L’Uovo (tra cui gli spettacoli in repertorio “Alla tavola del cappellaio matto”, “Biblioplay”, “Facciamo che Pinocchio…”, “Il brutto anatroccolo”, “Radio Billi libera” e “Un violino di nome Pierino”) e 28 delle compagnie ospiti, in un discorso di distribuzione che coinvolge buona parte d’Abruzzo ( << 11 poli >> li definisce Massena), a cominciare da L’Aquila, Atri, Pineto, Casalbordino, Lanciano e Città Sant’Angelo, nei cui teatri è previsto il cartellone di “A teatro con mamma e papà”.
A questo si aggiungono “A teatro con la scuola” e “Il teatro a scuola”, attività con le quali L’Uovo è nato e cresciuto: << è la sua primogenitura pur avendo poi fatto altre cose. >> sottolinea Massena.
L’Uovo, infatti, nella sua 35ennale carriera ha prodotto 96 spettacoli rappresentati in varie parti del mondo, con 660 repliche e più di 1 milione di spettatori, ha ospitato nelle sue rassegne abruzzesi dal 1998 circa 580 spettacoli di altrettante compagnie a fronte di più di 1300 repliche andate in scena con oltre 230.000 spettatori.
Intere generazioni sono cresciute con L’Uovo, guardando gli spettacoli teatrali da loro prodotti o organizzati e frequentando i loro corsi di recitazione. Il "sodalizio" con le scuole del capoluogo era rappresentato da flotte di arancioni autobus pubblici che divenivano navette per portare, in orario scolastico, gli scolari al Teatro San Filippo a vedere gli spettacoli
<< Ha accompagnato un pezzo della nostra vita. >> ricorda il Sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente.
La riflessione del Sindaco si fa sociale-teatrale riguardo ciò che ha fatto da connettivo cittadino. Dopo aver ricordato che il 2009, anno del sisma, è stato quello che ha fatto registrare il massimo degli abbonamenti agli spettacoli teatrali e musicali cittadini, dice che è sua ferma convinzione (dovuta ad osservazione diretta) che ciò che ha costituito il tessuto connettivo nel capoluogo abruzzese martoriato dal sisma è il fatto che << L’Aquila aveva comunque questo substrato delle sue istituzioni culturali e di una vita culturale >>. In particolare, quest’ultima non è data solo da chi organizza uno spettacolo teatrale o musicale, << ma è quello che riverbera nel tempo! >> (da ciò deriverebbero, dice, l’attuale disperata ricerca di “luoghi” in cui fare attività teatrali e musicali e la presenza di giovani che vogliono fare spettacolo).
Per questo il Teatro San Filippo gestito da L’Uovo è << uno dei posti identitari della città >>.
Le sue parole echeggiano e fanno seguito a quelle di Fabrizio Magani che, poco prima, parlando della ricostruzione del centro cittadino aveva detto:<< Io credo che si stiano formando dei percorsi che hanno a che fare certamente con i monumenti, la loro conservazione, etc, ma hanno soprattutto a che fare con la gente >> ed il suo stile di vita, per la quale, indipendentemente dalla ricostruzione, c’è un interesse particolare per il teatro e lo spettacolo.
Presente in conferenza stampa, anche il Presidente del Teatro Stabile d'Innovazione L'Uovo, Rinaldo Tordera che ha inserito l'attività dell'ente nei nuovi discorsi organizzativi per lo spettacolo in atto in Abruzzo.