Torna la rassegna di corti teatrali, monologhi e atti unici nella XVI edizione dedicata ad Ettore Scola. Quest'anno viene presentato insieme alla I edizione del Premio Luce sul Proscenio
Ospite nella capitale uno degli appuntamenti più seguiti dal pubblico romano. A partire dal 12 dicembre fino al giorno venerdì 23, il Teatro Tordinona diventa lo scenario della nuova edizione di Schegge d'Autore, il Festival della Drammaturgia Italiana, ideato da Renato Giordano in collaborazione con la SNAD. Quest’anno, all’interno del Festival si aggiunge una novità: sarà la prima Edizione del Premio Luce sul Proscenio, dedicato agli autori under 35 e promosso dalla Fondazione Favi Annita Onlus.
La scelta dei testi si è confermata ardua anche per questa edizione, un lavoro difficile per la giuria di selezione della quale faceva parte il Maestro Ettore Scola e proprio a lui è dedicata l’edizione di quest’anno. Sono diciotto gli autori selezionati durante l’anno che hanno presentato monologhi, corti e atti unici. Fino al 23 dicembre, serata finale nella quale avverrà la premiazione, i testi verranno portati in scena ognuno per tre sere consecutive, dando così la possibilità ai nuovi autori ed attori emergenti di farsi conoscere dal pubblico presente in sala.
Di seguito, il programma della rassegna.
Il 12 dicembre alle ore 21.00 vengono presentati i primi cinque corti che saranno in replica anche il 13 e 14 dicembre: L’ultima sinfonia, di Salvatore Scirè, che racconta gli ultimi giorni di vita del grande musicista Ciaikovskij. A seguire, Giovanni Antonucci porta in scena il suo testo Io Trilussa. Antonucci è protagonista di un monologo ironico su Trilussa e la Belle Époque. A seguire sarà la volta dell’autrice Luisa Sanfilippo con Anamorfosi dentro, satira di un apparente grottesco mutamento anamorfico. Metaforico e poetico il testo di Carla Piubelli, Crisalide che si incentra sulle emozioni di un’anima intrappolata in un bozzolo che lotta per librarsi in volo. La rassegna prosegue con Casimiro di Massimiliano Perrotta, che vede come protagonista un bizzarro favellatore di strada che crede a tutto ciò che gli si dice.
Nei giorni 15, 16 e 17 dicembre, alle ore 21.00, andrà in scena un corto che rappresenta una metafora della vita, vista dalla particolare prospettiva delle favole: Favole2, di Luciano Bottaro; segue Io Giulia Domna di Stefania Severi, che presenta un lavoro sulla storia della moglie di Settimio Severo, con l’interpretazione di Chiara Pavoni. Altra tematica quella affrontata da Anna Hurkmans ne I clandestini che racconta la storia di un uomo contrario alla presenza di clandestini, con un finale tutto a sorpresa. Nelle stesse sere, Nino Musicò porta in scena il corto Una foglia non serve a coprire tutto storia a tutto tondo di un attore porno in crisi. Infine, L’ombra di Cesare-Cicatrici di Sonia Morganti, affronta il tema del dolore.
In scena anche un monologo al femminile sulla storia di una donna perseguitata dalle immagini di un uomo e di un pugnale, che scopre come la sua anima abbia abitato il corpo di Francesca da Rimini. Il testo, dal titolo Luxuriàs, lost in lust, è di Caroline Pagani e Filippo Bruschi.
Dal 18 al 20 dicembre si esibiscono i vincitori del Premio Luce sul Proscenio dedicato ad autori under 35. Tre sono i vincitori della prima edizione: Stefania Perno con La bambina mai cresciuta, Roberta Russo con I due euro dell’acqua della nonna e Serena Ventrella con Muffa.
Domenica 18 dicembre il Premio Luce sul Proscenio sarà preceduto da una tavola rotonda sulla giovane drammaturgia in Italia.