Lo spettacolo di Molière fa tappa a Osimo, Macerata, Urbino e Ascoli Piceno: il libertino più famoso di tutti i tempi in un allestimento che vuole aggianciarlo alla contemporaneità sottolineandone il ruolo di vittima sacrificale.
Alessandro Preziosi nel ruolo del protagonista è in scena, con Nando Paone in quello di Sganarello, nel Don Giovanni di Molière da martedì 8 dicembre nelle Marche. Lo spettacolo viene presentato nei teatri di Osimo (La Nuova Fenice, martedì 8 dicembre, ore 17.30), Macerata (Lauro Rossi, mercoledì 9 e giovedì 10, ore 21.00), Urbino (Sanzio, venerdì 11, ore 21.00) e Ascoli Piceno (Ventidio Basso, sabato 12, ore 20.30 e domenica 13, ore 17.30).
La traduzione e l’adattamento del testo originale sono di Tommaso Mattei mentre la regia è firmata dallo stesso Preziosi, in scena, oltre che con Paone, anche con Lucrezia Guidone, Maria Sellitto, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma. Le musiche originali composte da Andrea Farri.
La vicenda dell’impenitente libertino che finirà alla fine inghiottito dall’inferno è, per il traduttore e adattatore Tommaso Mattei "un testo che suona ancora oggi come attuale. Ma è anche un’opera misteriosa e sublime, unica anche dal punto di vista stilistico: una commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese, quasi una shakespeariana tragedia".
"In una società – scrive Preziosi nelle sue note di regia - che oramai sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità, convivendo nella costante messa in scena di sentimenti ed emozioni anche famigliari, il Don Giovanni di Molière smaschera il paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente, divenendo maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l'ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive. In sostanza il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua ad essere mito dell'individualismo moderno, finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo. Non rimane che sperare che questa spettacolizzazione dei vizi dell'anima crei nel pubblico un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità."
Informazioni e biglietti: biglietterie dei teatri che programmano lo spettacolo, AMAT 071/2072439 e 071/ 207588, Call center dello spettacolo delle Marche 071 21 33 600 . Biglietti in prevendita anche nei punti vendita AMAT e on-line sul sito www.vivaticket.it