Estese a tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile le misure previste per la zona rossa, inclusi gli assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico
Come in Lombardia e nelle 14 province del nord, vietati in tutta Italia da oggi gli spostamenti delle persone, fatti salvi i comprovati motivi di salute, di necessità o lavoro.
Il testo integrale del decreto
E' il momento della responsabilità e vale per tutti, ormai. Ogni discorso di settore è stato superato dall'emergenza nazionale di salute pubblica, e pertanto vengono uniformate le prescrizioni e i divieti che fino a ieri vigevano solo in una parte della nazione: ora si fermano anche gli eventi sportivi (fra cui il campionato di Serie A) e si vietano gli assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico.
Inoltre sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Inutile sottolineare che stavolta il mondo dello spettacolo è stato quindi coinvolto in ogni sua forma.
L'autocertificazione per gli spostamenti
Per spostarsi per "esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute" bisogna presentare ai controlli la certificazione predisposta dal Ministero dell'Interno con cui si attesta uno dei tre motivi per derogare alla direttiva.
Si può scaricare l'autocertificazione aggiornata a tutto il territorio nazionale (Scarica il Modulo per autocertificazione). Insomma, bisogna ridurre il più possibile la diffusione del contagio attraverso gli spostamenti da un'area all'altra.
Ricordiamo sempre che le limitazioni riguardano le persone e non le merci, per cui sono assolutamente ingiustificati gli affollamenti nei supermercati.