Teatro

Anche Riccardo Muti al festival Donizetti Opera di Bergamo

Anche Riccardo Muti al festival Donizetti Opera di Bergamo

L'unica data italiana autunnale del Maestro si inserisce nel ricco cartellone che presenta due nuove produzioni di titoli rari. Tra gli interpreti Jessica Pratt, Eva Mei, Leo Nucci.

Cinquanta ma non li dimostra. Era il novembre del 1966 quando Riccardo Muti debuttò a Bergamo. Mezzo secolo più tardi, il Maestro torna sul podio del Teatro Donizetti per dirigere l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”. Lo straordinario concerto è fissato alle ore 20.30 di martedì 29 novembre, dies natalis di Gaetano Donizetti. La prima edizione del Donizetti Opera si fregia di enorme prestigio in occasione della duplice ricorrenza, che costituisce altresì l’unica data italiana di Muti nell’autunno 2016.

Il concerto «assume un significato speciale agli occhi della città e di tutto il mondo», dichiara Nadia Ghisalberti, Presidente della Fondazione Donizetti. Il programma non può altro che aprirsi con un omaggio al genio donizettiano del Don Pasquale, di cui è estrapolata la Sinfonia, seguita da altre due Sinfonie: la n. 4 in do minore “Tragica” di Franz Schubert e la n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Quest’ultimo si preannuncia come un momento carico di emozioni, perché la stessa pagina venne eseguita anche nel 1966 quando Muti, ospite della Gioventù Musicale, diresse l'Orchestra “Vit Nejedly” di Praga.

«Il neonato festival Donizetti Opera accoglie a braccia aperte Riccardo Muti – afferma il Direttore Artistico della Fondazione Donizetti Francesco Micheliil suo esordio a Bergamo ha segnato una carriera che è già storia e in cui ha avuto ruolo fondamentale la tutela e l’esaltazione del repertorio italiano, più o meno noto. Siamo orgogliosi di celebrare questo compleanno, felici che ricorra proprio nella città natale del Maestro di Borgo Canale: Donizetti Opera non potrebbe desiderare miglior padrino».

Il festival operistico svela gli ultimi particolari del ricco cartellone, comprendente nuove produzioni e molte date già prossime al sold-out. Da novembre a dicembre 2016 si susseguono le prime rappresentazioni in tempi moderni del melodramma serio Rosmonda d’Inghilterra (al Teatro Donizetti la serata inaugurale, il 23 novembre, con repliche il 25 e il 27) e del melodramma giocoso Olivo e Pasquale (Teatro Sociale, 26 novembre), nelle versioni musicali specificamente approntate dalla sezione scientifica della Fondazione diretta da Paolo Fabbri.

Rosmonda d'Inghilterra andò in scena la prima volta alla Pergola a Firenze nel periodo di Quaresima del 1834. Viene qui eseguita la revisione sull'autografo realizzata da Alberto Sonzogni, con interpreti d’assoluta eccellenza del panorama internazionale: Jessica Pratt nel ruolo di Rosmonda e Eva Mei in quello di Leonora. In buca il giovane specialista del repertorio Sebastiano Rolli, mentre a guidare il palcoscenico attraverso le situazioni truci dalle tinte forti è Paola Rota, regista e attrice teatrale e cinematografica. Questo titolo vanta la collaborazione con l’Opera di Firenze / Maggio Musicale.

Tutt’altra genesi per Olivo e Pasquale, che debuttò a Roma durante il Carnevale del 1827. L’allestimento è firmato da operAlchemica con un cast giovane, fisiologicamente portato ai toni della commedia in musica: Bruno Taddia e Filippo Morace, Laura Giordano e Pietro Adaini, guidati dalla bacchetta di grande esperienza di Federico Maria Sardelli alla testa dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. A Bergamo è presentata la versione dell'autunno 1827, realizzata a Napoli sotto la supervisione di Donizetti stesso, che prevede l’alternanza di dialoghi parlati, alcuni in napoletano, e “numeri” cantati alla maniera dell'opéra-comique.

L’analisi del contesto storico porta a figurare Donizetti come “padre” di Verdi, del quale viene scelto un titolo del grande repertorio popolare, La traviata (2 e 4 dicembre, Teatro Donizetti), nella nuova produzione de I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena e OperaLombardia, con la regia di Alice Rohrwacher e la direzione di Filippo Lanzillotta.

Il Dies Natalis dedica altri momenti ai giovani: al Teatro Sociale va in scena Fratellanza, una versione di Olivo e Pasquale appositamente pensata per gli studenti, inoltre risuona di note anche la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove sono custodite le spoglie mortali del compositore orobico. Gli eventi collaterali comprendono protagonisti della scena internazionale: il baritono Leo Nucci accompagnato dall’Italian Chamber Opera Ensemble (30 novembre, Teatro a Donizetti) e il soprano Linda Campanella con il pianista Michele Campanella (24 novembre, Teatro Sociale).