Tre personaggi e una sola storia che, per ragioni diverse, riguarda ciascuno di essi. Henry, Basil e Dorian. Sofisticato e fatuo come un vero dandy, il primo; morboso e solitario, il secondo; vanitoso e perfido il terzo, Dorian Gray, che nel romanzo di un’indagine processuale. Al centro dell’inchiesta, un mistero dall’intreccio tanto articolato da non essere noto, nella sua interezza, a nessuno dei tre. Henry, Basil e Dorian si avvicenderanno, così, in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. A tre punti di vista che, congiunti, offriranno allo spettatore la chiave di questo formidabile enigma, teatralmente concepito come una virtuosistica partitura per attore solista. L’incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un noir senza precedenti.
L’eterna bellezza, la giovinezza dalla pelle liscia conservata per sempre, il corpo esentato dagli insulti del tempo; le brutture destinate a tutti gli uomini indistintamente, trasferite in un quadro, unica vittima dell’infernale clessidra. Sogno faustiano di impossibile realizzazione e per questo almeno per una volta, concepito e vagheggiato da chiunque, appunto come sogno. E se succedesse? Quali terrori, quali compromessi estremi, quali baratri di incubi senza risveglio? Difficile raccontare l’impossibile; il genio di Wilde tenta di raccontare i diabolici eventi; Manfridi impavido cerca di andare oltre e di scavare nell’anima dei protagonisti dell’evento inimmaginabile; Manuele ed io tentiamo di esorcizzare le paure legate all’evento spaventoso giocando a riproporlo in teatro, unico luogo in grado di reggere l’impossibile, unico luogo in cui un attore, impasto di realtà e sogno diventa uno e tre personaggi confrontandoli, diventando ora l’uno ora l’altro, senza aver paura di presentare la verità di ognuno come la verità assoluta; sempre e comunque in bilico fra lucidità e follia.
Pino Micol
IN OCCASIONE DELLA PRIMA DI MARTEDI’ 10 APRILE ALLE ORE 20.45, AL TERMINE DELLO SPETTACOLO MANUELE MORGESE INCONTRERA’ GIORNALISTI E PUBBLICO, RISPONDENDO AD EVENTUALI DOMANDE D’APPROFONDIMENTO.
10/15 aprile 2012
Teatro Filodrammatici
IL CASO DORIAN GRAY
INFO E PRENOTAZIONI
Tel. 02.36.72.75.50 - biglietteria@teatrofilodrammatici.eu - www.teatrofilodrammatici.eu
via Filodrammatici, 1 - Milano
ORARI SPETTACOLI
martedì ore 20.45
mercoledì ore 19.30
giovedì, venerdì,sabato ore 20.45
domenica ore 16.00
PREZZI
- martedì, mercoledì, giovedì: intero 14 euro, ridotto convenzionati 12 euro, under 18/over 65 8 euro
- venerdì, sabato, domenica: intero 20 euro, ridotto convenzionati 14 euro, under 18/over 65 10 euro