Teatro

ARTE FRANCESCANA TRA MONTEFELTRO E PAPATO 1234-1528

ARTE FRANCESCANA TRA MONTEFELTRO E PAPATO 1234-1528

La mostra nasce dal recente ritrovamento di un vasto ciclo di affreschi della quarta decade del Trecento nella chiesa di San Francesco a Cagli, la più antica chiesa francescana delle Marche, riaperta in questa occasione al pubblico dopo un lungo restauro; sono esposte anche le opere un tempo qui contenute e poi trasferite nel 1811 a Milano e Roma, come le tavole del polittico di Niccolò Alunno, le pale di Simone Cantarini e Federico Barocci, che tornano nella loro collocazione originaria. Infatti la chiesa, edificata nel 1234 probabilmente a seguito della conoscenza diretta di San Francesco da parte di alcuni cagliesi che si imbarcarono ad Ancona per la V crociata, appariva fino alla seconda metà del Cinquecento come uno scrigno d'arte: l'intera abside poligonale mirabilmente affrescata e, al di sopra dell'altar maggiore, il polittico dell'Alunno, datato e formato 1465. Lo smontaggio del catino absidale ottocentesco ha consentito di riportare alla luce il sovrastante catino medioevale con gli affreschi, ancora ricoperti da uno strato di calce applicato nel 1579 per motivazioni sanitarie dettate dai timori della peste (il tutto documentato anche fotograficamente nel catalogo). Gli affreschi svelano una fulgente cromia e gli influssi della pittura senese dei fratelli Lorenzetti, per cui sono stati attribuiti a Mello da Gubbio, attivo tra il 1330 e il 1360. Scrive Alessandro Marchi in catalogo: l'influsso della pittura senese per il tramite di Mello è assai intenso nelle raffigurazioni dei profeti e nella scena della probabile Maddalena. Questo legame è ribadito in maniera assai sottile, più dalla qualità pittorica e dalla sapiente orchestrazione del colore, nelle figure principali degli apostoli, volutamente concentrati in una mimica solenne di gesti, che la precisa impostazione dei troni amplifica e contiene ad un tempo, senza concessioni a preziosismi o infarciture, concorrendo così ad una datazione assai alta nel Trecento, quando era ancor vivo e pressante l'insegnamento giottesco. Il percorso si snoda dagli affreschi in circa 70 opere e in numerosi documenti pergamenacei. Cagli (PU), Chiesa di San Francesco e Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, fino all'1 luglio 2007, da martedì a venerdì dalle 9,30 alle 13,30, sabato, domenica e festivi dalle 10,30 alle 19,30, lunedì chiuso, ingresso euro 7,00, catalogo Skira, infoline 199.151123.