Dal 24 al 30 giugno 2015, Asti ospiterà la trentasettesima edizione di ASTITEATRO, la cui direzione artistica è affidata a Pippo Delbono. L'attore e regista ligure ha voluto come titolo della prima edizione del "suo" festival tre parole: passione, amore, fede.
Non una vetrina, ma un luogo libero e aperto in cui gli artisti possano incontrarsi per riflettere, condividere, ascoltare, insieme al pubblico. Ecco dunque qual è la scommessa della direzione artistica di Pippo Delbono per AstiTeatro: creare una preziosa occasione di incontro per pensare insieme qual è il ruolo dell’Arte oggi. E per farlo l’artista ligure ha attuato una “chiamata” cui hanno risposto moltissimi artisti provenienti da tutto il mondo, e ha individuato due filoni molto precisi intorno cui si snoda il Festival: i profughi e le donne, da Giulia Lazzarini a Olga De Soto.
I profughi, i rifugiati sono una realtà del nostro tempo: persone che fuggono dal loro paese e dagli orrori della guerra cercando nell’Europa un’occasione e trovando spesso la morte. L’accoglienza fa bene recita lo “slogan” del Centro Profughi di Asti, e proprio su questo concetto è costruito l’evento di inaugurazione del Festival mercoledì 24 giugno alle ore 22.30 presso la ex Palestra Muti, con i rifugiati del Centro; una serata in cui musica, parole, storie, emozioni si fonderanno in un unico, grande e poetico racconto.
Sempre il 24 giugno alle 18.30 presso lo Spazio 38, si inaugura Ma mère et les autres, prima mostra/performance di Pippo Delbono, presentata a La maison rouge di Parigi nel settembre 2014 e che arriva ad Asti in prima nazionale. Una visita guidata – per quaranta persone alla volta - attraverso un labirinto di tende di plastica, schermi, musica e video. Alle 21 nel Palco Teatro Alfieri, Giulia Lazzarini porta il monologo Muri. Prima e dopo Basaglia scritto da Renato Sarti e prodotto dal Teatro della Cooperativa in collaborazione con il Mittelfest. Un testo particolare, scritto nel trentennale dell’entrata in vigore della Legge Basaglia, raccogliendo la testimonianza degli infermieri.
Dal Belgio arriva in prima nazionale Une introduction sur les traces de La Table Verte, spettacolo della danzatrice e coreografa Olga De Soto (venerdì 26 giugno, ore 21 Palco Teatro Alfieri).
Non mancherà uno sguardo alla drammaturgia contemporanea, di cui Astiteatro è stato sin dagli esordi tempio indiscusso, con due spettacoli dei registi Salvino Raco e Igor Pison.
Il primo mette in scena Anna Politkovskaja in memoriam, dello svedese Lars Norén (domenica 28 giugno, ore 18.30 Teatro Alfieri); fra i più autorevoli drammaturghi contemporanei, Norén rende omaggio ad Anna Politkovskaja con un testo crudo nei contenuti e nel linguaggio: una storia di amara emarginazione e di feroce violenza sui più deboli, donne e minori. I protagonisti del dramma sono quegli stessi reietti che la giornalista russa, instancabile sostenitrice dei diritti civili, aveva più volte difeso nella sua vita.
Igor Pison, 33 anni, triestino di nascita ma di cultura slovena e formazione tedesca crea un visionario allestimento di Rosso Venerdì di Roberto Cavosi, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Trieste e presentato ad Asti in prima nazionale lunedì 29 giugno alle 20, Palco Teatro Alfieri; un “monologo a più voci”, creato intrecciando diversi flussi di coscienza che si compongono in una storia attuale di uomini e donne con i loro peccati, imperfezioni, sogni e fragilità; una Passione moderna, che ci parla attraverso un mosaico di storie.
Sempre lunedì 29 giugno (Cortile di Palazzo Michelerio, ore 22) un grande evento: Dervisci Rotanti - Galata Mevlevi Ensemble: dichiarati dall’ UNESCO “Patrimonio culturale dell’umanità”, essi rappresentano ormai il simbolo del misticismo orientale, che ha origine nel XIII secolo circa. Il loro spettacolo - suddiviso in sette parti - cattura il pubblico lasciandolo senza fiato: vestiti di una tunica bianca come un sudario, un copricapo che richiama le pietre tombali dei paesi musulmani, le braccia aperte verso il cielo, danzano piroettando e girando intorno al loro maestro.
Martedì 30 giugno il festival si chiude con un evento molto speciale: si parte alle 21 con Il Sangue, di Pippo Delbono; un concerto in forma drammatica, un viaggio musicale nella classicità lavorando sul mito di Edipo esule. Con la partecipazione di Petra Magoni.
Dalle 22.30 si prosegue con un evento in cui cinema e teatro si fondono: Dentro la notte, verso il Vangelo, primi passi del nuovo film di Pippo Delbono. Il regista lavorerà con alcuni rifugiati del Centro di accoglienza astigiano e il pubblico sarà chiamato ad assistere, con l’attenzione e la “sacralità” con cui si partecipa a un rito, scandito dal ritmo naturale della luce che dal tramonto entrerà nella notte.