La seconda settimana di aprile ha una programmazione intensa ed eclettica, che si muove dalla nuova drammaturgia con la "Personale dedicata alla Compagnia Scimone/Sframeli", in scena all'Arena del Sole
Lunedì 11 aprile al Teatro Duse è di scena la Musica Sinfonica con SofyaGulyak@Senzaspine.
La stagione sinfonica Senzaspine si conclude con un’ospite eccezionale: Sofya Gulyak, giovane pianista russa di chiara fama, docente alla Royal Academy di Londra, solista e vincitrice di numerosi premi.
Nel 2014 i Senzaspine suonano con lei il “Rach 3”, terzo concerto di Rachmaninoff per pianoforte e orchestra, un grande successo che porta a questa seconda collaborazione piena di entusiasmo tra la giovane interprete e i Senzaspine.
Mercoledì 13 aprile 2016, invece il Teatro Duse ospiterà MARIA PASCOLI - Una storia segreta, spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Liotta che affida all’interpretazione di Uliana Cevenini, Mirella Mastronardi e Alessandro Tampieri della Compagnia Trame Perdute, l’esplorazione di un universo interiore, taciuto, sofferto, che palpita dietro la trinità sensuale di una famiglia, in cui un fratello e due sorelle condividono un amore ai limiti dell’incesto. Una discesa agli inferi di una vita travagliata dalle passioni, la storia intima e segreta di Maria Pascoli, mesta sorella del grande poeta: un racconto che s’insinua tra le pieghe di una vita familiare, quella di Giovanni, Ida e Maria Pascoli, in quel particolare ménage à trois che ha visto i tre fratelli e sorelle convivere amorosamente per anni nella stessa casa. È proprio Maria con la forza dirompente delle sue passioni a sbaragliare i tabù moralisti di un amore illecito, troppo spesso celato da una personalità timida e sommessa e una devozione in grado di sopravvivere oltre la vita terrena.
Sempre mercoledì 13 aprile all’Arena del Sole va in scena Amore, il primo dei quattro spettacoli che costituiscono la “Personale” dedicata alla Compagnia Scimone Sframeli (Bologna, 11-16 aprile). Lo spettacolo, nuova creazione dei due artisti messinesi, è l'ottava commedia scritta da Spiro Scimone, la quarta con la regia di Francesco Sframeli, messa in scena dall’omonima compagnia Scimone Sframeli. Ambientato in un cimitero, lo spettacolo vede in scena due coppie, una composta da due persone anziane, l’altra da un pompiere e dal suo comandante: quattro figure che non hanno nome e si muovono tra le tombe, dove il tempo è sospeso. Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano. Amore si vede a Bologna e in Emilia Romagna per la prima volta.
Al Teatro EuropAuditorium, invece il 13 aprile è di scena la musica con lo spettacolo Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana in Tour, che con ironia e delicatezza coinvolgerà il pubblico bolognese.
Lo showman italiano più conosciuto nel mondo, ha portato nel tempo la sua musica dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti ovunque acclamatissimi.
Renzo Arbore sarà circondato da 15 talentuosi musicisti: "...all stars" come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l'appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano, i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato e la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe.
Giovedì 14 aprile ai Laboratori delle Arti sarà la volta di Nunzio, primo lavoro della compagnia Scimone/Sframeli, che ne segna il debutto nel 1994 e che grazie alla regia di Carlo Cecchi, rivela una cifra drammaturgica e scenica assolutamente unica che si muove tra l’ironico, il surreale e il visionario. Il testo scritto in dialetto messinese rivelò lo straordinario talento drammaturgico di Spiro Scimone e gli valse i primi riconoscimenti (Premio IDI nuovi autori e medaglia d’oro IDI per la drammaturgia). Due solitudini che convivono, due uomini ai margini della vita, si ritrovano chiusi nello spazio di una cucina, attorno al tavolo che domina al centro di quell’unico ambiente che è casa, rifugio dove entrambi si nascondono: a sé, al mondo. Nunzio è un atto unico, costruito su un dialogo serrato ed ossessivo. L’ossessione circolare è lo specchio fedele di una situazione senza uscita, o meglio: da cui non si vuole uscire, perché quel che si intravede al di là è solo un buco nero senza ritorno.
Il 14 aprile a IL Celebrazioni è di scena la danza: dopo il successo di FireFly, l’Evolution Dance Theater torna con un nuovo lavoro, ElectriCity, coreografia e effetti speciali di Anthony Heinl, direttore artistico della compagnia. ElectriCity è una Città Elettrica, contenitore ed evocatrice di forza ed energia in movimento, caratterizzata da un’atmosfera onirica, nuovissime e vibranti coreografie, accese nei colori e nei toni immaginifici: un scenario tecnologico, capace di stupire e sorprendere.
Sempre alla ricerca di una libertà espressiva ed eclettica, capace di coniugare pluralità di ricerche legate alla tecnologia, alla danza, al suono e al colore, ElectriCity assicura fantasia e creatività allo stato puro.
Pali, terzo appuntamento della Personale dedicata alla compagnia Scimone/Sframeli, premio Ubu 2009 come miglior ”Nuovo testo italiano”, andrà in scena venerdì 15, alle ore 21.00, all’Arena del Sole.
Testo di Spiro Scimone, regia Francesco Sframeli, in scena i due autori affiancati da Gianluca Cesale, Salvatore Arena. Protagonisti quattro personaggi in fuga da una società sempre più emarginata, che raccontano il vuoto, il disagio, le continue ingiustizie del nostro tempo, i loro sogni infranti e urlano il malessere e lo scontento; si muovono all'interno di una scena potente e semplice, ritti su pali come vedette del nulla, recitano immobili, o quasi immobili, la loro impotenza.
Dal 15 al 17 aprile al Teatro Duse va in scena La Scuola, di Domenico Starnone, con Silvio Orlando e Marina Massironi, regia di Daniele Luchetti.
Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso.
Fra una diatriba didattica e l’altra, si insinua la vita, con le sue frustrazioni quotidiane e amori che nascono e muoiono secondo il ciclo dell’anno scolastico e dell’orario di lezione.
Era il 1992 quando andò in scena per la prima volta Sottobanco, pièce teatrale tratta dagli scritti di Domenico Starnone. I dialoghi brillanti e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico. Lo spettacolo, interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti, divenne presto un cult, tanto che nel 1995 lo stesso Luchetti ne trasse il film La scuola.
Sempre dal 15 al 17 i Teatri di Vita ospiteranno VOCset, idea e regia Ariella Vidach e Claudio Prati.
VOCset è una nuova tappa nel percorso di ricerca nella danza contemporanea intrapreso da Ariella Vidach, che due anni fa ha presentato a Teatri di Vita i suoi “Relais” e “Bodhi.solo”.
Cinque danzatori in scena, riempiono la sala di parole isolate, tic vocali, inciampi, frasi o addirittura interi flussi di coscienza randomici, proiettati sullo sfondo come lettering bianco nel nero totale.
I confini tra narrazione e musicalità si elidono a vicenda, rimandando la parte audio dello spettacolo all’espressione stessa della vocalità dei danzatori, rimescolata digitalmente.
La Personale di Scimone/Sframeli si conclude sabato 16 ai Laboratori delle Arti, con Bar (1997), il secondo lavoro sempre in dialetto messinese. Bar spia i quattro giorni cruciali della vita di due uomini: il barista Nino e il disoccupato Petru, che hanno scelto un luogo pubblico per nascondersi al resto del mondo.
Ciascuno nutre motivazioni diverse e ignora quasi tutto dell’altro, del mondo, perfino di sé.
Cuore drammaturgico di Bar è l’hic et nunc, la situazione che si realizza sulla scena, il rapporto fra due umanità straniere l’una all’altra che si scoprono capaci di solidarietà.
Nel 1997, anno del suo debutto, Bar valse un doppio premio Ubu alla coppia di artisti: Scimone, come nuovo autore e Sframeli, come nuovo attore. Al termine dello spettacolo Gerardo Guccini coordina l’incontro con i due artisti.
Il 16 e 17 aprile torna al Teatro IL Celebrazioni GREASE, celebre musical di Jim Jacobs e Warren Casey, produzione della Compagnia della Rancia, regia di Saverio Marconi e coreografie di Gillian Bruce.
18 anni di successi inarrestabili per lo spettacolo che ha dato il via alla musical-mania in Italia con oltre 1.500.000 spettatori: GREASE, il musical dei record, torna a grande richiesta con una nuova edizione per festeggiare la "maggiore età". La Greasemania conquista tutti, confermandosi negli anni un vero e proprio fenomeno di costume che fa impazzire gli spettatori e guarda alle nuove generazioni, con una storia d'amore intramontabile e tanto rock'n'roll.