La terza settimana di gennaio presenta una programmazione versatile e ricca: dal musical alla danza, con il Ballet Company of Gyor che presenterà al Duse due lavori: "Bolero" e "Carmina Burana"; dagli spettacolo-concerto alla drammaturgia contemporanea con "Pupattole. L'identità, verso sera, fa male" regia di F.Ballico, in prima assoluta al Teatro delle Moline.
Il 18 e 19 gennaio Enrico Brignano tornerà al Teatro EuropAuditorium con il secondo capitolo del suo Evolushow che per l'occasione diventa Evolushow 2.0. Il genere umano cambia e si evolve nel tempo proprio come lo spettacolo di Enrico Brignano che ha pensato di proseguire il discorso iniziato la scorsa Stagione con Evolushow. Intorno a Brignano, immagini suggestive e futuristiche, musica emozionante, presenze magiche e ironiche regaleranno al pubblico risate e divertimento.
Stessa location, dal 21 al 24 gennaio per Rapunzel il musical, con Lorella Cuccarini, regia Maurizio Colombi. Personaggi inediti e una nuova colonna sonora impreziosiscono la riscrittura della celebre fiaba rendendola ancora più divertente e allegra. Per la prima volta la favola musicale esce dal grande schermo e prende vita sul palcoscenico teatrale.
Il 19 gennaio invece andrà in scena al Teatro Duse Il Sol ci ha dato alla testa della Rimbamband, ovvero cinque musicisti, un po' suonati, ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano. E così il reale si fa surreale, l'impossibile diventa possibile, il possibile improbabile, in uno spettacolo che, grazie alla musica, viaggia anche al di là di essa, in una dimensione nuova, inesplorata, dove la musica stessa si dilata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà.
Il 20 gennaio è la volta del Ballet Company of Gyor che salirà sul paco del Teatro Duse con i due lavori Bolero / Carmina Burana. Bolero, coreografia di András Lukács e musiche di Maurice Ravel, è una creazione del 2012 che si basa semplicemente sulla relazione tra uomo e donna così come sulle passioni e emozioni che li uniscono. Il Bolero di Lukács è un lavoro senza trama, creato per dieci ballerine e dieci ballerini che danzando in grandi costumi neri, cercano di creare un monumentale atto di danza e si avvalgono di un linguaggio che unisce il grottesco, elementi parodistici della danza ballroom e elementi di danza moderna. Carmina Burana è un classico della storia musicale recente, brillante nella sua semplicità, insistente nel suo ritmo ed eternamente attuale nella tematica.
Si prosegue dal 22 al 24 gennaio, sempre al Duse, con Sogni e bisogni, incubi e risvegli, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme. In questa commedia l'intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia e il suo pene; qui l'organo sessuale maschile si stacca materialmente dal corpo del suo "titolare" e diventa egli stesso uomo, ritenendo che la vita del grigio e mediocre Rocco mal si adatti alla grandeur del suo sottoutilizzato "tronchetto della felicità". Perciò spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. Lo spettacolo di Salemme è di fortissimo impatto comico e permette di aprire la confezione borghese della commedia e di intrattenere il pubblico.
Dal 22 al 24 gennaio al Teatro delle Moline andrà in scena, in prima assoluta, Pupattole - Scherzo di teatro e musica dedicato a Laura Betti, regia di Francesca Ballico. Lo spettacolo nasce da Teta Veleta, una fantasia autobiografica di Laura Betti dalle forti marcature espressionistiche. La vena ironica e dissacrante travolge ogni dato esperienziale, in una ricerca linguistica fortemente teatrale. I monologhi incastonati nel racconto conservano le tracce dei personaggi interpretati mescolando il repertorio al vissuto in un susseguirsi di iperboli e provocazioni. Prevale l'elemento onirico sempre filtrato da una caustica provocazione che non teme l'osceno e non risparmia gli affetti familiari, il legame con Pasolini, la cultura, il grande cinema.
Venerdì 22 e sabato 23 gennaio al Teatro Dehon, Justine Mattera e Giuliano Capuano sono i protagonisti di Montagne russe, una commedia francese piacevole e intrigante che unisce leggerezza e intensità.
Un uomo sulla cinquantina incontra in un bar una giovane donna e, approfittando dell’assenza della moglie in vacanza, la invita a casa per concludere la serata. Una volta giunti nell’appartamento l’uomo inizia a sedurla ma lei sembra nascondere qualcosa di misterioso, d’inafferrabile che frena le avances dell’infedele marito. L’enigma si chiarirà sempre di più attraverso piccanti e divertentissimi colpi di scena fino a giungere ad un finale inatteso e toccante.
Il 23 gennaio tornerà a calcare le scene dell'ITC Teatro dell'Argine di San Lazzaro Eugenio Allegri con Edipus, testo di Giovanni Testori, regia Leo Muscato. Allegri interpreterà il ruolo di Scarrozzante, capocomico di una piccola compagnia che in un teatrino di provincia tenta di mettere in scena una rappresentazione di Edipo. Abbandonato dal primo attore e dalla prima attrice, lo Scarrozzante si trova quindi a ricoprire tutti i ruoli e finisce per confondere il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda autobiografica personale.
Sempre il 23 gennaio al teatro Il Celebrazioni, dopo un anno di "fermo biologico" torna BAZ, al secolo Marco Bazzoni, con Baz – il ritorno, uno show innovativo e coinvolgente ricco di monologhi, canzoni, personaggi e tutto ciò che fa del comico sardo un artista unico nel suo genere. Uno spettacolo pieno di sorprese e di colpi di scena: si farà luce sui pensieri nascosti del maschio italiano e verranno svelati il misterioso passato di Piero Pelù e il segreto della forma fisica di Tiziano Ferro, naturalmente ci sarà anche spazio per i suoi cavalli di battaglia.
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