Teatro

Bruna Braidotti a Stoccolma al Women Playwrights International Conference

Bruna Braidotti a Stoccolma al Women Playwrights International Conference

Bruna Braidotti, drammaturga, attrice e regista, direttrice della Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone, parteciperà con una relazione su “Il teatro delle donne per le donne in Italia“ alla 9° Women Playwrights International Conference (conferenza mondiale delle drammaturghe) che si tiene a Stoccolma dal 15 al 20 agosto a cui  parteciperanno più di 300  artiste di 51 paesi del mondo.

Ogni 4 anni, infatti in un paese diverso si riuniscono le donne del WPI (Women Playwrights International) per fare il punto sulla situazione della rappresentazione femminile in teatro e per favorire incontri e creare contatti  fra le artiste teatrali. Bruna Braidotti, oltre ad essersi affermata come drammaturga anche in concorsi internazionali,  da decenni si occupa della visibilità e della emersione della ricchezza creativa delle donne in teatro.

Dagli anni ’90 in poi, si è particolarmente attivata per creare una rete nazionale delle artiste teatrali creando collegamenti fra le manifestazioni che si realizzavano in Italia, giungendo ad organizzare nel 2006, all’interno del Festival Nazionale la Scena delle donne che viene  organizzato in Regione FVG.

Ogni anno nel mese di marzo dalla Compagnia di Arti e Mestieri e l’Associazione Inscena,  il convegno “La  rappresentanza e la rappresentazione delle donne” tenutosi a Pordenone con la partecipazione di artiste teatrali  di tutta Italia e la partecipazione straordinaria di Judith Malina del Living Theatre.

Quel convegno sostenuto allora dalla Commissione Pari Opportunità del  F.V.G e dalla Provincia di Pordenone, ha dato il via al coordinamento delle autrici, registe ed attrici di Italia che nel corso degli anni successivi ha programmato iniziative e momenti di confronto su questi temi lanciando  nel 2010 il Patto teatrale di genere a Milano nel corso del convegno nazionale sulle buone prassi in Teatro.

Di questa  tessitura di relazioni e di pratiche per il teatro delle donne, di cui è stata una delle principali artefici, parlerà a Stoccolma Bruna Braidotti il 17 agosto spiegando al consesso internazionale come in Italia le difficoltà per far riconoscere l’arte delle donne e darne la necessaria valorizzazione sia stata e sia un’impresa ardua se non impossibile, osteggiata non solo dalla casta maschile che nel teatro italiano è particolarmente forte, ma anche avolte  dalle stesse donne  di teatro che temono, schierandosi  su fronti femminili, di avere meno chance nel mondo dello spettacolo che spesso si  basa su stereotipi  basati sullo sguardo e il desiderio maschile, o che assumono il punto di vista del genere neutro ( maschile) negando la propria differenza sessuale ritenuta  sminuente.  La presentazione a livello internazionale della situazione italiana ed il confronto con gli altri paesi sarà l’occasione che Bruna Braidotti ha intenzione di cogliere  per riavviare con energia  il coordinamento che, in questi ultimi tristi anni per l’immagine della donna in Italia,  ha subito una fase di arresto e di fuga (come l’emigrazione dell’importante concorso e festival “La scrittura della differenza” diretto da Alina Narciso  da Napoli a Cuba).

Altri seminari e incontri verteranno sui tanti temi delle donne di teatro come quello sulle strategie per raggiungere una maggior influenza delle artiste teatrali sviluppato dalla drammaturghe svedesi ed altri ancora del nutrito programma .

Come dimostra questa conferenza internazionale le donne ci sono, fanno, dicono, elaborano, discutono e propongono da parecchio tempo con energia e determinazione: sarebbe necessaria una maggior divulgazione delle loro iniziative per far sapere alle donne cosa fanno le altre donne per loro e creare dei circuiti virtuosi di autoriconoscimento e valorizzazione, e sarebbe ora che finalmente  fosse lasciata a loro la scena del mondo.