“ Caravaggio “ , un bel lavoro televisivo che ripropone la turbolenta vita del pittore italiano Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (Milano 29.09.1571 –Porto Ercole ,18.07.1610) considerato il primo grande esponente della scuola barocca, è andato in onda su RAI UNO domenica 17 e lunedì 18 febbraio 2008 in prima serata.
La fiction diretta da Angelo Longoni realizzato dalla Titania di Ida Di Benedetto insieme a Rai Fiction e in coproduzione con Francia, Spagna e Germania, ha un cast di ottimo livello con oltre 90 attori italiani, francesi, spagnoli e tedeschi. Il protagonista è Alessio Boni ,Elena Sofia Ricci interpreta la Marchesa Costanza Colonna e Jordi Molla il Cardinal del Monte.
Belle inquadrature che riportano immediatamente ai soggetti ed ai quadri migliori del Caravaggio , squarci di luce evocativi in realistiche scenografie , ma la qualità migliore della realizzazione risiede nel grande equilibrio che il regista ha saputo ricreare mostrando la contraddittoria ed alternante sessualità dell’artista.
Tra le opere giovanili del Caravaggio molte raffigurano ragazzi seducenti solitamente intenti a suonare uno strumento (tradizionale accompagnamento all'amore) o mangiare un frutto (simbolo dell'appagamento dei sensi).
Il ripetersi di questi personaggi ha fatto formulare a molti critici supposizioni riguardo la presunta omosessualità dell'artista e dei suoi due più importanti committenti cardinale Del Monte ed il marchese Giustiniani, che conservavano molte di queste opere all'interno dei loro gabinetti privati; la più famosa tra queste è, l’Amore vincitore, dipinto dai forti toni sensuali, che l'artista dovette replicare per entrambi i committenti.
Ma secondo altri critici Caravaggio era eterosessuale ; nella fiction si alternano in perfetta armonia ed equilibrio momenti dove l’artista manifesta in maniera evidente il suo interesse sessuale per le donne a naturali ed idilliaci slanci omosex.
Un capolavoro , comunque , dove la chiave di lettura per godere appieno della straordinaria bravura di Alessio Boni parte dall’osservazione dell’abbinamento della sua sessualità spiccatamente bisex con l’alternanza creativa ed espressiva nei suoi quadri del ‘ bello ‘ e ‘dell’orrido’.
Questa è una mia personale lettura del film , ma sarei curioso di conoscere il giudizio di altri spettatori che al contrario abbiano ricevuto una forte indicazione della omosessualità o della eterosessualità del Caravaggio.
Teatro