Una pioggia di stelle per l'omaggio all'etoile italiana più amata della storia, questa sera e domani nel gala allestito per lei dal Massimo napoletano.
Al Teatro di San Carlo è tutto pronto per riabbracciare Carla Fracci, l'etoile italiana più amata di sempre ed icona indiscussa del secondo Novecento. La due giorni pensata apposta per lei e per i suoi ottant'anni (26 e 27 ottobre) sarà ricca di buoni motivi per esserci, ed a Napoli non si parla d'altro da giorni. Sono stati spesi fiumi d'inchiostro per rimarcare la differenza di trattamento riservatale tra il Massimo napoletano e quello scaligero, con inviti ben differenti ed un finale che sa del clamoroso: la milanese Fracci è stata invitata per il suo compleanno in platea al Teatro Alla Scala e sul palco dal San Carlo. La Giselle interpretata da Svetlana Zakharova e Roberto Bolle è stata dunque meno ammaliante di un gala dedicato interamente a lei dal neo-direttore dell'ensemble di balletto sancarliano Giuseppe Picone.
E così l'etoile ha saltato la prima della "sua" Giselle scaligera dello scorso 4 ottobre per correre a Napoli e cominciare le prove dello spettacolo La Musa della Danza. Auguri Carla! di stasera e domani in scena al Teatro di San Carlo. "Sono onorato di aver riportato la Fracci a Napoli - dichiara a più riprese il quarantenne direttore Giuseppe Picone - soprattutto perché ha avuto il coraggio di lanciarmi nel gotha della danza quando ero ancora dodicenne e per quanto ha fatto in tutti questi anni per la danza italiana. Carla Fracci è un mito della danza, ha regalato emozioni indicibili in tutto il mondo ed andava festeggiata così." Del resto Picone in questa occasione vestirà gli abiti di direttore, coreografo ed interprete, nonché di mente ispiratrice di questo programma speciale per la Fracci a quattro mani con Beppe Menegatti, marito d'arte e regista molto affezionato ad Eduardo.
Non si dimentica, infatti, la doppia partecipazione del 1996 e 2000 della Fracci nel Filumena Marturano proprio al Teatro di San Carlo in coppia con Stephane Fournial, peraltro attuale direttore della Scuola di Ballo del Massimo napoletano, a dimostrazione che il gala di questa due giorni non sarà solo appannaggio del passato personale dell'etoile milanese. "Questo sarà un battesimo di fuoco per il nostro direttore - spiega la soprintendente Rosanna Purchia - credo proprio che non si poteva sperare di meglio. Del resto se Picone è qui, in fondo, è anche merito di Beppe Menegatti che una trentina d'anni fa lo scelse dalla nostra prestigiosa Scuola di Ballo."
Sorrisi a profusione in questi giorni, dunque, con il debutto del neo-direttore bagnato dall'incredibile alone che si porta dietro la musa della danza italiana. Senza tener ancora conto del programma! Si diceva del lavoro a quattro mani del duo Picone-Menegatti e dei due tempi completamente diversi tra loro: il primo dedicato al grande repertorio romantico, che l'ha resa così nota in tutto il mondo, ed una seconda parte che invece strizza decisamente l'occhio più al presente ed al futuro di un repertorio contemporaneo in grande fermento. Si parte subito con uno dei titoli più amati dalla Fracci, Le spectre de la rose di Mikail Fokine, interpretato da due pedine ormai fisse dell'ensemble diretto da poche settimane da Giuseppe Picone, ovvero da Candida Sorrentino e Salvatore Manzo mentre ne La Bella Addormentata ritroviamo una delle coppie più giovani della compagnia, Luisa Ieluzzi e Stani Capissi.
Il primo balletto del repertorio romantico di Filippo Taglioni del 1832, La Sylphide, sarà invece appannaggio di Sara Sancamillo e Carlo De Martino. L'Adagio della Rosa tratto dalla Bella Addormentata di Charles Jude, peraltro coreografo ospite nel prossimo Lo Schiaccianoci natalizio in cartellone al Teatro di San Carlo, sarà proposto da Claudia D'Antonio in bella compagnia con Ertu Gjoni, Gianluca Nunziata, Marco D'Andrea, Massimo Sorrentino, Natalia Mele e Fabio Gison. Non mancheranno ospiti di fama mondiale quali Tyler Peck e Robert Fairchild nel balanchiniano Stars and stripes, né poteva mancare l'ultimo titolo del repertorio ottocentesco Raymonda, con il pas de deux del terzo atto di Marius Petipa interpretato da Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano, apparso sulle cronache internazionali per la sua presenza al "Roberto Bolle & Friends" di queste ultime settimane.
La seconda parte, senz'altro più innovativa per il tradizionale palato dello spettatore abbonato-tipo, parte con Domani futuro di giovinezza, attteso cammeo della Fracci coreografato a quattro mani da Picone e da Beppe Menegatti. Il successivo Loop del ballerino e coreografo sancarliano Edmondo Tucci sarà interpretato da lui stesso in coppia con Claudia D'Antonio seguito da Narciso di Maria Grazia Garofoli, già direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Arena di Verona, portato in scena dal suo pupillo Giuseppe Picone e Luisa Ieluzzi prima di vedere l'anticipazione coreografica di Gianluca Schiavoni in Black stone, prossimamente ospite al Teatro di San Carlo con "Alice in Wonderland", interpretato da Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano.
A seguire Michele Merola ha donato Quiet noise ad Alessandra Veronetti mentre un altro coreografo tanto caro ai tempi viennesi di Giuseppe Picone, Renato Zanella, ha fatto lo stesso con Leichtes blut alles Walzer in un estratto per Stani Capissi, Ertu Gjoni e Danilo Notaro già interpretato su questo palco proprio dal neo-direttore napoletano. Infine la star britannica Christopher Wheeldon, coreografo dei maggiori ensemble del mondo, entra nel repertorio del Lirico con Mercurial Manoeuvres per Tyler Peck e Robert Fairchild, i veri fuoriclasse del gala. In chiusura Giuseppe Picone torna in regia ed in scena con i suoi Carmina Burana per una finale coi botti con la partecipazione del corpo di ballo del suo Teatro di San Carlo.