Teatro

In & Off Catania- Gli spettacoli fino all'11 dicembre

In & Off Catania- Gli spettacoli fino all'11 dicembre

Numerosi eventi teatrali e musicali di pregio punteggiano il laborioso panorama culturale etneo nelle prossime due settimane.

La vita ferma- Centro Culture Zo per Altrescene preview 2017
Giovedì 1 dicembre alle 20.30

Chi non ha mai provato lo schianto di un dolore bruciante, uno strappo insanabile, un vuoto destinato a rimanere tale, come quello provocato dall’improvvisa perdita di una persona cara?
La dolorosa riflessione sviluppata dal nuovo, toccante ed originalissimo lavoro composto e diretto da Lucia Calamaro si presterebbe, a questo punto, ad un rimestìo nell’ovvio, tra le mille consuete considerazioni consolatorie con cui si affronta il problematico rapporto con il dolore del ricordo.
Superando d’un balzo il facile luogo comune, questo ‘dramma di pensiero in tre atti’ -come recita la didascalia del titolo- vuol mostrare fino a che punto la perdita di una vita s’infranga in maniera indelebile sul tran tran di una famiglia qualsiasi costituita da padre, madre e figlia, incidendo per sempre l’esistenza di chi rimane. Secondo tale prospettiva, anche la tanto evocata ‘rielaborazione del lutto’ resta un mantra per appassionati di psicanalisi, mentre ai sopravvissuti continuano a porsi numerosi dilemmi: convivere con il senso di colpa connesso ad una commemorazione del caro estinto mai all’altezza del compito - e del resto, come potrebbe?-ignorare la consapevolezza che noi stessi saremo un giorno causa delle medesime sofferenze ai nostri cari, accettare il mistero connesso alla fine di ogni esistenza.

Così tanta bellezza- Teatro del Canovaccio
Di e con Corrado Accordino, per la rassegna ‘Palco Off’
Giovedì 1, venerdì 2 e sabato 3 dicembre alle 21 e domenica 4 alle 17,30

Riprende la felice tournée del ‘one man show’ di e con Corrado Accordino -che ne è pure il regista-, capace di mettere insieme i favori di pubblico e critica sin dall’esordio, nella precedente stagione teatrale.
Numerosi interrogativi, apposti su fogli appesi come panni al sole sul proscenio, si pongono urgenti allo spettatore dalle prime battute. Ma la vita ordinata e ripetitiva del protagonista sembra inizialmente salvarlo dagli scomodi quesiti, almeno sin quando la dorata prigione della routine comincia ad appalesarsi nella sua dolorosa monotonia, vuota e priva di significato. Soltanto allora l’io narrante e agente scopre che la vita sta altrove, nel particolare che sfugge, in un volto su cui non ci eravamo mai soffermati con attenzione, nel dettaglio evanescente capace di soddisfare l’inesausta ricerca della felicità: Così tanta bellezza, a portata di mano nel mondo circostante e così misconosciuta dagli umani, che riescono a prenderne coscienza soltanto con l’introspezione, la privazione di beni essenziali (come quella della facoltà linguistica, da cui ad un certo punto è affetto il protagonista) o il ritorno all’ingenuità spensierata dell’infanzia.

Il dolce inganno- Teatro L’Istrione
Venerdì 2 e sabato 3 dicembre alle 21, domenica 4 alle 18

Un’irresistibile commedia brillante del commediografo, critico e storico teatrale Mauro Longo, con Valerio Santi in qualità di regista ed attore, insieme ad un corposo cast d’interpreti: Riccardo Maria Tarci, Concetto Venti, Cindy Cardillo, Daniele Sapio, Marta Limoli, Valeria La Bua. Un collaudato meccanismo scenico sfrutterà tutte le convenzioni tipiche del genere per mettere a nudo piacevolezze, difficoltà e disillusioni della vita coniugale.

Cuntammare- Centro Culture Zo, per Altrescene preview 2017
Domenica 4 alle 18.30

L’originale pièce, produzione La Casa dei Santi, ha debuttato con successo la scorsa estate nell’ambito della rassegna ‘Porte aperte UniCt’, mettendo in evidenza la frontiera artistica rappresentata dall’incontro fra generi diversi quali musica, parola, azione scenica, poesia, grazie alla maestria di due performers d’eccezione: Giovanni Calcagno, autore del lavoro, e Savì Manna. Nel corso di un immaginario lungo viaggio in barca, al suono di violino, armonica e percussioni, i due rivivono in chiave sicula, all’insegna degli antichi canti di lavoro dei campi, alcuni passi decisivi nel patrimonio culturale/ letterario nostrano: Il vaticinio di Tiresia, Alla Luna di Leopardi e le vicende dei paladini di Carlo Magno culminanti ne La morte di Orlando, con un’incursione nelle atmosfere magico-tribali della leggenda cantata ne Il ciclope innamorato.

Vari appuntamenti musicali completano la rassegna degli spettacoli in questi primi giorni di dicembre: si inizia l’1 dicembre alle 21, presso il Teatro Coppola, con le innovative sonorità del duo Blùmia in concerto, che spaziano dal rock al soul, al pop, con frequenti riferimenti all’ambient music, un uso spregiudicato dei sintetizzatori così come dei timbri vocali, spesso graffianti.

Il 2 dicembre, al Centro Culture Zo di Catania, è la volta di un altro duo, dei palermitani Di Martino e Cammarata live, per la rassegna FilFest 2016, in ‘Raro Concerto’, un sentito e commosso omaggio alla chanteuse messicana Chavela Vargas. Approdata alla notorietà ormai ottantenne, la Vargas, in gioventù amante della pittrice Frida Kahlo e quindi musa ispiratrice del regista Almodovar, ha rappresentato con la sua musica un caposaldo del genere folk, toccando sonorità molto vicine a quelle tradizionali siciliane. Perciò Cammarata e Di Martino hanno deciso di omaggiarla, dedicandole un romanzo-biografia e registrando un intero album di cover, tradotte in italiano, dei pezzi più celebri della ‘cantantessa’, registrati proprio a Città del Messico con i chitarristi di Chavela, i Macorinos.
Ancora nell’ambito del FilFest 2016, il 3 dicembre alle 20.30, presso il Centro Culture Zo di Catania si svolgerà la conferenza- performance ‘Seismographic Sounds/ Visions of a new world’, sul global sound e i suoi effetti  nel contesto musicale internazionale, con un ospite d’eccezione, l’etnomusicologo svizzero Thomas Burkalther.

Nella stessa serata del 3, alle 21, il Teatro Coppola ospiterà le due band siracusane La Governante live e LtGlLeadToGold in un esaltante concerto, dove tonalità new wave, post-rock e post-punk si fonderanno con lo sfondo visivo offerto dalla contemporanea proiezione di brani di film d’essai.

Mercoledì 7 dicembre alle 21.15, nella Chiesa di S. Francesco all’Immacolata, si esibirà invece l’ensemble Lucidarium, specializzato in musica medievale e rinascimentale, nel prezioso recital ‘A spasso nella Venezia del Cinquecento’, per la 42a stagione dell’Ame: una performance da intenditori, con strumenti a fiato e archi modellati espressamente sulla struttura degli originali.

Centomila, uno, nessuno. La curiosa storia di Luigi Pirandello- Piccolo Teatro della Città
Sabato 3 alle 21 e domenica 4 dicembre alle 20.00

Un pot-pourri di spunti di riflessione teatrale e non solo, questo lavoro firmato e diretto da Giuseppe Argirò, che, dopo un altrettanto fortunato recital su Leopardi, rinnova la collaborazione con l’attore Giuseppe Pambieri, qui nei panni del grande drammaturgo agrigentino. Un atto unico di circa un’ora e trenta che riesce a mostrarci un Pirandello inedito, un geniale artista in grado di convogliare in creatività le singolari -e spesso tormentose- vicende che ne caratterizzarono la vita privata. Dai genitori assenti, all’ingombrante e autoritaria figura del padre -di cui si scorgono gli echi nell’omonimo carattere dei Sei Personaggi-, all’influenza decisiva esercitata da alcune donne molto presenti nel vissuto dello scrittore: Maria Stella, la ‘cammarera’ di casa, vera ‘educatrice’ del giovane Pirandello, oltre che abile narratrice di ‘cunti’ e ancestrali leggende locali, responsabili di tanta successiva produzione letteraria; la fidanzata dell’epoca felice trascorsa da Pirandello a Bonn; la moglie Antonietta Portulano, sposata per convenienza e poi causa di dolorose vicissitudini per la sopravvenuta malattia mentale.
Queste vicende biografiche, in una pièce scorrevole e sempre accattivante, s’intrecciano abilmente con alcuni celebri monologhi pirandelliani, che sembrano rappresentarne -secondo un’illuminante intuizione dell’autore Argirò- il correlato risvolto artistico-letterario.

La lunga vita di Marianna Ucrìa- Piccolo Teatro della Città
Mercoledì 7 alle 21 e giovedì 8 dicembre alle 20.00

Un’efficace trasposizione scenica dell’omonimo romanzo di Dacia Maraini, che fu un caso letterario nel 1990. Il lavoro, in tournée con successo dalla precedente stagione teatrale, vede Raffaella Azim nel complesso ruolo di Marianna Ucrìa, supportata da un cast di ottimo livello: una storia appassionante, che mostra uno spaccato delle difficili condizioni di vita per una donna, pur di nobile ascendenza, nella Palermo settecentesca; ma anche un inno alla speranza, un’esortazione a non abbandonare ciò per cui vale la pena vivere -affetti reali, valori, cultura- a dispetto di qualsiasi costrizione o sopraffazione esterna.

Insolita solidificazione- Teatro del Canovaccio
Dall’8 all’11 dicembre alle ore 21.00
Di Franco La Magna, regia di Anna Di Mauro, con Mary e Fiorenza Barbagallo, Saro Pizzuto e Giovanni Calabretta

Che cosa accadrebbe se, improvvisamente, la vita sulla Terra si estinguesse, non per una qualsiasi particolare sciagura o catastrofe, bensì per semplice consunzione, esaurimento delle energie vitali?
È un po’ l’inquietante situazione ipotizzata in Insolita solidificazione, i cui interpreti assistono impotenti al loro stesso ‘spegnimento’, che li trasforma, un po’ per volta, in oggetti privi di vita, ‘solidificati’, appunto. Motivo scatenante  e paradossale della tragedia, l’eccesso di  mezzi di comunicazione, l’ostentazione pervasiva di sentimenti e pulsioni, la presenza traboccante della tecnologia, unica vacillante sopravvissuta a presidio della scena, ormai desertificata, su cui si chiude questo lavoro sperimentale.

Clicca qui per gli altri spettacoli a Catania