Teatro

Cechov a San Severino

Cechov a San Severino

Il Teatro Feronia ospita "Svenimenti" tratto da tre atti unici e da altri scritti dell'autore russo, elaborati da Elena Bucci e Marco Sgrosso che dello spettacolo sono anche registi e interpreti con Gaetano Colella.

Il Teatro Feronia di San Severino ospita domenica 28 febbraio alle 17 Svenimenti il cui testo, tratto da Cechov, è stato elaborato drammaturgicamente da Elena Bucci e Marco Sgrosso che dello spettacolo sono anche registi e interpreti insieme a Gaetano Colella, un testo tratto da tre atti unici dello scrittore: I danni del tabacco, La domanda di matrimonio e L'orso. Si entra nel labirinto creativo di Anton Cechov a partire dalle lettere che sua moglie, l'attrice Olga Knipper, continua a scrivergli anche dopo la morte, in un dialogo ininterrotto che ne vuole evocare la presenza e la voce. La drammaturgia intesse gli atti unici con visioni tratte dai racconti, irruzioni di frammenti di altre opere, lettere che l'autore scambiò con persone care, scrittori e compagni di lavoro. Ne emerge il ritratto, pieno di contrasti, di un uomo, medico per vocazione e scrittore per passione, affettuoso e intelligente osservatore degli umani, instancabile e gentile difensore degli ideali, amante della vita tumultuosa del teatro ma anche della completa solitudine, sempre curioso della vita nelle sue variabili forme. Gli spettatori diventano, di volta in volta, fantasmi dell'autore, evocazioni di personaggi o testimoni al presente, accompagnati dalla danza di pochi elementi di scena e dal ritmo della luce e del suono. La parola svenimenti allude ai punti di crisi emotiva e di perdita di controllo dei personaggi, urlo o gioia, pianto o riso, comunque resa e abbandono all'incomprensibile emozione della vita. I protagonisti sono uomini e donne che, senza avere una dimensione eroica, restano impressi nella memoria per la loro autenticità, nutriti di speranze o ammalati di sconfitte, tragici contro voglia, ridicoli senza consapevolezza, una condizione umana universale che pochi altri autori hanno saputo descrivere con tanta forza e semplicità. A testimoniare i dubbi, le malinconie e l'arguzia dell'autore ma anche l'urgenza di stare dentro i tumulti dell'esistere e il bisogno di distaccarsene.