È stato uno dei registi più importanti, attivo in più campi: teatro, lirica, operetta, radio e televisione. Anche la musica leggera d'autore rientrò fra i suoi interessi.
A pochi giorni dalla morte del grande scenografo Ezio Frigerio, un'altra figura eccellente del mondo teatrale italiano della seconda metà del '900 è venuta a mancare: il regista Filippo Crivelli è infatti deceduto dopo una lunga malattia il 5 febbraio a Milano, dove era nato il 27 marzo 1928.
Proprio nella città natale Crivelli vide decollare la sua carriera, alla fine degli Anni '50, dopo il debutto come regista de La bohéme di Puccini a Genova, quando era presente alla Scala quale assistente regista di Tatjana Pavlova e di Franco Zeffirelli, e nei teatri di prosa in veste di collaboratore di Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti.
E nella sala del Piermarini firmò due fra le sue regie liriche più famose, la mitica Luisa Miller di Verdi diretta da Gavazzeni nel 1976, con Caballé, Pavarotti e Cappuccilli; e nel 1995 La fille du régiment diretta da Donato Renzetti con Mariella Devia.
Anche il balletto nel suo raggio d'azione
Più volte Crivelli si dedicò alla regia di balletto, collaborando fra gli altri con Carla Fracci, Luciana Savignano, Roberto Bolle, Paolo Bortoluzzi. Nel 1974 alla Scala curò la regia del fastoso Ballo Excelsior, la celebre ”azione coreografica” di Manzotti e Marenco, creata per la sala milanese nel 1881 e poi caduta in oblio.
Ripresovi più volte sino al 2015, punto fermo del repertorio del corpo di ballo scaligero, Ballo Excelsior venne portato altrove, anche a Mosca e Parigi. Pure la gloriosa Piccola Scala lo vide spesso presente negli Anni '70: con la regia de La finta giardiniera di Mozart (1970), di Amore e Psiche di Sciarrino e Le cinesi di Gluck (1973), de La favola di Orfeodi Casella e Orfeo Vedovo di Savinio (1974).
Nel 1975 vi presentò La notte diffonde gl’incanti, spettacolo tutto dedicato alla scapigliatura milanese; due anni dopo The Beggar’s Opera di Britten; nel 1978 il dittico Diario dell’assassinata di Gino Negri (con Milva) e Pierrot Lunaire di Schönberg.
Numerosi sono stati i grandi teatri lirici che l'hanno visto attivo, in Italia e all'estero, vedendolo lavorare fianco a fianco con grandi e grandissimi artisti.
Un particolare legame l'ebbe con il Massimo di Palermo, dove nel 2016 presentò la sua ultima regia, quella de La fille du régiment di Donizetti diretta da Keri-Lynn Wilson, con scene e costumi di Franco Zeffirelli.
Operetta, musical, cabaret, teatro di canzone
Anche l'operetta ed il musical entrarono sovente nel suo raggio d'azione, come pure il cabaret ed il teatro musicale, costantemente attento a vivificare il genere della canzone, popolare o d'autore che fosse. Nel piccolo Teatro Gerolamo di Milano curò dal 1958 in poi i recital di vari cantanti, quali Laura Betti, Milly, Ornella Vanoni; però qui il suo nome resta legato sopra tutto a Milanin Milanon (1962), fortunato spettacolo ispirato alle pagine di Emilio de Marchi e pensato insieme a Roberto Leydi.
Al Piccolo Teatro di Milano firmò le regie di Canzoni tra le due guerre con Milva, L’arca di Noè con Sergio Endrigo e 4 marzo 1943 con Lucio Dalla. Numerosi i programmi curati da Crivelli per la radio e televisione RAI – come le fortunate Commedie in 30 minuti - con i più noti personaggi del mondo dello spettacolo.
Teatro di prosa, ma non solo
Quanto al suo impegno nel teatro di prosa, va menzionata la memorabile Orestea di Gibellina di Emilio Isgrò da Eschilo (1983-85) con le invenzioni sceniche di Arnaldo Pomodoro, e Le Cenerentole in cerca d’autore (1987) posta in scena al genovese Teatro della Tosse insieme a Rita Cirio e Emanuele Luzzati.
Attivo sin quasi all'ultimo, Filippo Crivelli nel tempo ha collaborato anche con Dario Fo e Franca Rame, e diretto sia punte del teatro leggero quali Renato Rascel, Lauretta Masiero e Macario, sia cantanti quali Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Milva, Milly, Laura Betti, Massimo Ranieri, sia attori del calibro di Paola Borboni, Ernesto Calindri, Monica Vitti, Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi, Massimo Girotti, Arnoldo Foà, Tino Carraro, Umberto Orsini, Gianrico Tedeschi, Lina Sastri, Lilla Brignone, Eros Pagni.