L’Estate Teatrale Veronese celebra la 65° edizione puntando ancora una volta sulla valorizzazione del Festival Shakespeariano che per continuità e storia (è nato nel 1948) non ha eguali a livello nazionale ed è secondo in Europa solo a quello di Stratford-upon-Avon. La stagione 2013 si preannuncia come una delle più ricche degli ultimi anni con quarantuno serate al Teatro Romano e diciassette al Cortile di Mercato Vecchio e, come ha spiegato il Direttore Artistico Gianpaolo Savorelli durante la conferenza stampa svoltasi a Palazzo Barbieri, riserva grande attenzione alla diversificazione tra gli stili degli allestimenti per andare incontro alle differenti sensibilità dei fruitori. Antonia Pavesi, Consigliere incaricato alla cultura, ha sottolineato la controtendenza rispetto allo scorso anno: si sono abbassati i prezzi per avvicinare al teatro un numero maggiore di persone, soprattutto i giovani; inoltre è prevista una speciale riduzione per i biglietti acquistati nel mese di maggio (con la sola esclusione del Gala Royal Ballet). Tra le novità, un nuovo festival musicale che affianca lo storico Verona Jazz (precedentemente presentato) dal titolo Rumors festival – illazioni vocali, dedicato alla poetica del suono vocale, e un omaggio al centenario del Festival dell’Arena che vede la messa in atto di una collaborazione tra Estate Teatrale Veronese e Fondazione Arena: come esaustivamente semplificato da Savorelli “il Comune metterà gli attori e l’Arena i cantanti”. La rassegna è organizzata dal Comune con il contribuito della Banca Popolare di Verona e la collaborazione di Agsm
Anteprima il 13 giugno con una serata dal titolo Verdi, nostro Shakespeare - Viaggio in musica e parole. Gli attori Luca Zingaretti e Maria Paiato reciteranno celebri brani shakespeariani mentre i cantanti Maria José Siri (soprano), Walter Fraccaro (tenore) e Marco Vatrogna (baritono) eseguiranno le corrispondenti arie verdiane. Saranno accompagnati dall’orchestra areniana diretta da Julian Kovatchev, per la regia di Francesco Micheli.
Cinque i titoli del cartellone shakespeariano al Teatro Romano, nel segno di un’impostazione innovativa capace di coniugare il rispetto per la tradizione classica con le esigenze della sensibilità contemporanea. Aprirà il programma, in prima nazionale dal 3 al 6 luglio, Il mercante di Venezia, opera ambigua e complessa che il regista Valerio Binasco, uno dei più apprezzati del momento, metterà in scena con Silvio Orlando nel ruolo di Shylock e con la PSK (Popular Shakespeare Kompany). Uno spettacolo di qualità destinato a ricreare quel legame originario tra parole recitate e ascoltatori che riveste una propria forza senza altre mediazioni. La seconda proposta, sempre in prima nazionale dal 10 al 13 luglio, è la commedia Molto rumore per nulla, fra le opere di Shakespeare più rappresentate e amate dal pubblico. Ne saranno protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti, due nomi, come quello di Orlando, popolari anche in campo cinematografico e televisivo. La regia sarà di Giancarlo Sepe che proporrà una messinscena fra sorpresa e divertimento, dal ritmo incalzante, dove «tutti gli amori, dopo aver attraversato mari in tempesta e venti furiosi che parevano dover allontanare cuori caldi e appassionati, finiscono invece in… molto rumore per nulla». Sarà poi la volta di Riccardo III che andrà in scena in prima nazionale dal 17 al 20 luglio. Ne sarà protagonista Massimo Ranieri (che firmerà anche la regia) con musiche originali composte da Ennio Morricone; la traduzione e l’adattamento sono di Masolino d’Amico. Shakespeare fa di questo Re un mostro deforme ma dal fascino irresistibile e dall’energia travolgente. Accanto a Ranieri, tra gli altri, Paolo Lorimer, Carla Cassola, Margherita Di Rauso, Giulio Forges Davanzati e Federica Vincenti. A chiudere, dal 25 al 27 luglio, gli inglesi Propeller con una divertente Bisbetica domata in lingua originale sopratitolata in italiano, per la regia di Edward Hall. Una compagnia tutta al maschile come ai tempi del tetro elisabettiano che, in diciotto anni d’attività e con un repertorio interamente dedicato a Shakespeare, ha conquistato le platee internazionali entusiasmando pubblico e critica per la capacità di dare ampio spazio alla fisicità con chiarezza, rapidità e immaginazione. Gli attori sono il motore della rappresentazione: muovono le scene, cantano, scendono in platea, suonano strumenti dando vita a performance innovative che rispecchiano in pieno lo spirito di quattro secoli fa.
Il settore danza proporrà, sempre al Teatro Romano, tre Compagnie di levatura internazionale e il Balletto dell’Arena di Verona per un totale di diciotto serate. Aprirà il cartellone, il 23 luglio, uno speciale con i primi ballerini del prestigioso Royal Ballet di Londra. Si tratta di un Gala ideato in esclusiva per l’Italia (previsti solo altri due gala a Londra e Montecarlo) e appositamente per il palcoscenico del Teatro Romano in occasione dell’addio alle scene di Mara Galeazzi, diplomata al Teatro alla Scala e da dieci anni prima ballerina del Royal Ballet. Nella celebre compagnia inglese ha interpretato importanti ruoli da protagonista; numerose anche le sue apparizioni come guest star all'Opéra di Parigi, al Metropolitan di New York, al Bol'šoj di Mosca, a Stoccarda, Tokyo, Roma. Accanto a lei sulla scena gli altri primi ballerini del Royal Ballet. Dal 30 luglio all’11 agosto torneranno, dopo tre anni di assenza, i Momix, il gruppo di danzatori-illusionisti più famoso al mondo per la bellezza e la fantasia degli spettacoli assurti a veri e propri cult. Creato dal direttore-coreografo Moses Pendleton, Alchemy svelerà i segreti dei quattro elementi primordiali – terra, aria, acqua e fuoco – creando arcane suggestioni in grado di trasportare lo spettatore in una dimensione surreale. Sarà la volta, il 15 e 16 agosto, del Balletto dell’Arena che proporrà Cercando Verdi di Renato Zanella su musiche del celebre compositore di Busseto. Chiuderà la sezione danza, dal 22 al 24 agosto, la prima nazionale di Cenerentola su musiche di Sergei Prokof’ev nell’interpretazione del Malandain Ballet Biarritz. Questa nuovo lavoro del direttore-coreografo Thierry Malandain sarà a Verona in esclusiva per l’Italia dopo il debutto all’Opéra Royal di Versailles. Restando fedele alla drammaturgia e alla partitura, Malandain ricerca una chiave di lettura personale esplorando ambiti a lui cari. Il balletto diventa così il percorso esistenziale di un’étoile della danza che, passando attraverso il dubbio, il rigetto, la sofferenza e la speranza, raggiungerà la Luce.
Il nuovo Rumors Festival - illazioni vocali è dedicato alla poetica del suono vocale. Tre le serate di questa manifestazione che fa propri i concetti del Manifesto di Reading, proclama multiartistico di tale portata da non avere precedenti in Italia se non quello del Futurismo del 1909. A inaugurare, il 19 giugno, il gruppo musicale d’avanguardia Teatro degli Orrori che sarà preceduto da un reading, in prima nazionale, con gli attori Emanuele Salce e Elisabetta Fadini. Sarà poi la volta, il 20 giugno, del trio Paolo Fresu, Dhafer Yousset ed Eivind Aarset. In chiusura, il 21 giugno la cantante tedesca Ute Lemper eseguirà poesie d’amore di Pablo Neruda, spettacolo finora mai proposto in Italia.
Nello spazio più “intimista” di Corte Mercato Vecchio, quattro spettacoli di prosa, tutti in prima nazionale, proposti da altrettante compagnie professionali veronesi. La Fondazione Aida metterà in scena il 2 e 3 luglio Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry con Maria Vittoria Barrella e Jacopo Pagliari per la regia di Rita Riboni e una fiaba per raccontare il valore dell’acqua: L’acqua e il mistero di Maripura, in programma il 4 e 5 luglio, tratta dal libro omonimo di Chiara Carminati con interpreti Manuel Buttus, Sonia Cossettini e Valentina Recchia per la regia di Nicoletta Vicentini. La compagnia Punto in Movimento proporrà dal 16 al 19 luglio Improvisation - parte prima su regia di Roberto Totola. Infine, dal 23 al 26 luglio, il Teatro Scientifico/Teatro-Laboratorio presenterà La commedia dell’arte, spettacolo tratto da canovacci originali del ‘500/’600 per la regia di Jana Balkan e Isabella Caserta. La sezione danza in Corte Mercato Vecchio proporrà quattro realtà del panorama nazionale. Ad aprire la rassegna, il 6 luglio alle 21, sarà la Compagnia di Mvula Sungani con Fantasia, coreografia dello stesso Sungani. Sarà la volta, il 12 e 13 luglio alle 21, di Ersiliadanza che presenterà in prima nazionale Pinocchiata con la coreografia di Laura Corradi. Il 20 luglio alle 21 la Compagnia Sosta Palmizi proporrà Animalie, coreografia di Giorgio Rossi e testi di David Riondino. Chiuderà la rassegna, il 27 luglio alle 21, la RBR Dance Company con Giulietta e Romeo l’amore continua, coreografia di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli.
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