Ha suscitato un certo sconcerto, nei giorni, scorsi, la lettera inviata da Dacia Maraini a "Il Centro" - quotidiano dell'Abruzzo, con la quale la nota scrittrice e drammaturga annunciava la sua decisione di voler chiudere il "Teatro di Gioia", da lei creato e diretto e che ha visto la presenza di un interessante centro di drammaturgia e un festival estivo che si svolge proprio a Gioia Dei Marsi (AQ), dove ha sede, alle porte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
In 13 anni di attività, ha visto la collaborazione di grandi artisti di teatro, come Anna Proclemer, Emma Dante, Piera Degli Esposti, Mariangela Melato, Spiro Scimone, Ottavia Piccolo, Lucio Dalla, Franca Valeri, Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Pamela Villoresi, Gigi Proietti, Marco Paolini e tanti altri ancora.
Ma, a causa dei tagli alla cultura, dei sempre meno fondi a disposizione e, come dice la Maraini per << l'assenza delle istituzioni >>, la nota scrittrice, pur professando il suo amore per una terra come l'Abruzzo, si dice costretta a chiudere le sue attività.
Scrive: << non credo di potere reggere la terribile fatica e la tensione delle infinite attese, l'incertezza delle entrate, la mancanza di risposte da parte degli amministratori pubblici. >>
A seguito di questo intervento arrivato quasi come un fulmine a ciel sereno in molti stanno facendo sentire la loro voce. Non solo per esprimere solidarietà nei confronti della signora Maraini, non solo per evitare la perdita di un centro di cultura teatrale, ma anche per gridare a gran voce che si trovano nelle stesse condizioni e che pertanto aspettano delle risposte concrete da parte di chi si occupa, in Italia (e in Abruzzo) di regolare, difendere e tutelare la cultura.
Tra questi c'è il Coordinamento C.Re.S.Co. Abruzzo - Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, il quale, tramite un comunicato stampa fa sentire la propria voce. Data l'intensità dell'intervento, ritengo di doverlo pubblicare in versione integrale:
Comunicato di solidarietà a Dacia Maraini e alla cultura in Abruzzo
Il coordinamento C.Re.S.Co Abruzzo esprime solidarietà alla scrittrice Dacia Maraini e preoccupazione per il futuro della cultura abruzzese.
C.Re.S.Co è una rete nazionale presente in ben 19 regioni italiane che ha l’obiettivo di supportare la crescita artistica ed economica dello spettacolo dal vivo e difendere la dignità lavorativa di chi opera in questo settore. In Abruzzo il coordinamento C.Re.S.Co esiste da solo un anno e mezzo ed è già arrivato a includere ben 10 realtà (Abruzzo Vivo, Arti e Spettacolo, Artisti Aquilani, Cesar Brie, Gruppo Emotion, Maglab, Rogoteatro, Teatri d’Abruzzo, Teatro del Krak, Teatrabile) da anni operanti nelle 4 province della Regione Abruzzo e comprendenti 13 compagnie e oltre 70 operatori del settore.
C.Re.S.Co Abruzzo rileva che la situazione lamentata dalla Maraini è vissuta anche dai lavoratori dello spettacolo che operano e risiedono in Abruzzo, i quali da anni denunciano la carenza di una organica legislazione regionale sullo spettacolo una delle maggiori cause del gap negativo tra l'Abruzzo e le altre regioni italiane nell'ambito della tutela dei diritti dei lavoratori dello spettacolo e quindi dello sviluppo equo e sano delle attività culturali.
Vista la gravità della situazione, il coordinamento C.Re.S.Co Abruzzo ha già avviato una serie di azioni volte a migliorare la normativa dello spettacolo, il 17 Aprile ha convocato un’assemblea pubblica con consiglieri regionali, sindacati e organi di stampa per chiedere dei provvedimenti immediati: rifinanziare la Legge 56 che da tre anni non viene più rifinanziata che garantisce dei parametri oggettivi di qualità (a differenza della legge 43 generalista e discrezionale) e avviare un percorso di riforma della legge di settore per lo spettacolo dal vivo.
Purtroppo anche a seguito dell'allarme annunciato dalla Maraini per il suo Festival, constatiamo che l'assessore alle politiche culturali della nostra regione Dott De Fanis continua a cercare delle risposte ad personam piuttosto che adoperarsi per la definizione di leggi che, al passo con le direttive europee, premino le progettualità virtuose delle strutture: compagnie storiche, nuove, artisti navigati o giovani talenti, famose o meno, con finanziamento dallo stato o meno ma che siano valide e funzionali allo sviluppo culturale della nostra regione.
La modalità delle “risorse apposite” di cui parla l'assessore De Fanis ha dimostrato da tempo l'intrinseca inadeguatezza ad affrontare le nuove sfide della scena contemporanea italiana e internazionale, ma purtroppo le leggi in vigore oggi nella nostra regione (almeno quelle finanziate) sono condizionate da questa ingiusta e anacronistica logica.
Crediamo che per la politica Abruzzese sia giunto il momento di prendere il coraggio a due mani e modificare nel profondo una legislazione non più al passo con i tempi, valorizzando quel tanto di buono che c'è in Abruzzo nel campo dello spettacolo dal vivo.
Per maggiori info sul progetto C.Re.S.Co: www.progettocresco.it
Contatti: Coordinamento Cresco Abruzzo: abruzzo@progettocresco.it - 3470138234